Carlo Conti: “Il mio Festival di Sanremo sarà…normale!”

Il conduttore Carlo Conti si prepara alla prossima edizione del Festival di Sanremo e quando gli si chiede come sarà, risponde: "Spero di divertirmi e far divertire, in un'edizione leggera e normale. Non faccio proclami, sarà come le mie altre trasmissioni". Insomma, si prospetta un'edizione "nazional-popolare", proprio come l'aggettivo che invece nel 1988 Pippo Baudo voleva evitare: "Per me vuol dire unire, in tutti i sensi: mettere insieme generazioni e livelli culturali. Il discorso riguarda anche il linguaggio: deve essere comprensibile a tutti. Che non vuol dire banale". Il segreto è recuperare "il passato, ma non per dire che si stava meglio prima: è meglio un telefonino che un telefono a gettoni". E poi aggiunge: "Non faccio questo mestiere per arrivare, ma perché mi piace. Ho coronato il mio sogno da bambino. L'affetto del pubblico conta, ma sono una persona normale. Tengo conservata una foto di con Mike Bongiorno, Baudo e Renzo Arbore, mancava solo Corrado: sono i miei modelli. Non faccio paragoni con gli altri, ma le cose che faccio io sono sempre all'insegna della leggerezza. Ognuno ha la sua cifra, la mia è la famiglia, dalla nipote alla nonna. E poi c'è la mia generazione, cresciuta con ottime cose in tv. Sarà un festival nor-ma-le, nazional-popolare, in linea con tutti i miei programmi, che si propongono di divertire trasversalmente tutto il pubblico. Sanremo non è il G7 o un intervento a cuore aperto, è una gara di canzoni orecchiabili. Stiamo lavorando al regolamento: 16 canzoni, più i giovani. Per i nomi è ancora prestissimo, ma non precludo nessun genere: sarà una ricerca sulle canzoni italiane. Un festival "baudiano"? Magari: sarebbe un complimento, perché Baudo ha fatto cose egregie e con una professionalità unica".



Fonte: Cronaca rosa