Carmen Russo: “Per concepire il bambino che porto in grembo avevo fatto congelare i miei ovuli”

">La ballerina Carmen Russo racconta: "Il mio piccolino è l'esempio che i miracoli esistono, ma che non si realizzano senza sacrifici e sofferenza. Non mi importa se c'è chi mi guarda storto perché pensa che sia troppo grande: Dio mi ha dato la forza per superare gli ostacoli. Tutto ha avuto inizio otto anni fa, dopo la prima partecipazione all'Isola dei famosi; pensavo: "Enzo Paolo Turchi sarà da solo; certo, se avessimo un figlio sarebbe più facile". Mi resi conto che il nostro amore doveva essere suggellato da qualcosa. Io e lui non avevamo mai evitato un figlio, semplicemente non era mai venuto. Mi sono detta: "La natura fa il suo corso e non sei più una ragazzina!". Mi sono rivolta ad un istituto per la fertilità di Barcellona, dove la dottoressa mi ha detto: "La sua attività fertile è in piena forma, ma le tube sono chiuse e non permettono nessun passaggio. Sono inoperabili perché si trascina da anni, ma c'è la fecondazione assistita: far incontrare l'ovulo e lo spermatozoo all'esterno di una donna, in provetta. Non è così facile e deve sottoporsi a cicli per produrre più ovuli. Oppure, ricorrere alla vitrificazione degli ovuli": se la fecondazione avesse fallito, avrei congelato i miei ovuli"...



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