Dopo l'esperienza a Uomini e Donne nel 2016 come corteggiatore di Sonia Lorenzini, Giovanni Vescovo è tornato in tv nel ruolo inedito di postino all'interno dello show delle emozioni C'è posta per te, condotto da Maria De Filippi.
Intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, Giovanni ha spiegato perché è stato scelto per ricoprire questo ruolo:
Vescovo ha poi svelato come è arrivato in tv:Non so di preciso perché mi hanno scelto, ma credo per i miei modi di fare: cero di essere sempre gentile ed educato. Poi forse anche per la mia immagine pulita. Sono tenace, non perdo mai la pazienza e faccio squadra: non sgomito per prevalere sugli altri.
E parlando di Uomini e Donne:Era un mondo che mi interessava: ho studiato in un'accademia di cinema e teatro a Roma, ma non ho mai visto questa cosa come una priorità. Mi piace viaggiare e stare a contatto con le persone. In questo senso C'è Posta per te è perfetto. Per me non è un posto in tv, ma un mestiere a parte. Non sono un postino, io mi sento proprio un postino!
Giovanni Vescovo ha anche rivelato cosa le piace di Maria:Il motivo per cui sono andato è proprio ciò che la trasmissione mi ha insegnato. Oggi viviamo l'amore troppo di fretta, senza sentire quella cosa magica che si chiama... desiderio. Uomini e Donne è pensato proprio per garantire quella sensazione speciale. Sensazione che poi a volte può trasformarsi in amore.
Il neo postino ha poi raccontato cosa fa quando il destinatario dell'invito non apre la porta:Tante cose, ma soprattutto la sua capacità unica e incredibile di sistemare quelli che io definisco "i vasi rotti" nei rapporti familiari e amorosi. Vederla parlare dal vivo lì in studio mi lascia spesso senza fiato.
Infine, l'ex corteggiatore ha detto la sua sul perché C'è posta per te è un programma tanto amato:Mi armo di pazienza e aspetto. Poi citofono di nuovo e poi ancora, ma senza diventare troppo invadente. In fondo il mio compito è quello di consegnare un invito, non c'è alcun obbligo di raggiungere poi la trasmissione se la persona non se la sente.
Perché negli anni Maria è riuscita a creare una comunità di persone che seguono e condividono i loro dolori senza paura. Perché sono le ferite aperte che abbiamo tutti, no? Con un gesto di grande coraggio, in tanti partecipano e provano a migliorare la loro vita e noi, come pubblico, in qualche modo stiamo loro accanto.