Che Dio ci aiuti 7, Francesca Chillemi ufficializza il suo ruolo di nuova protagonista della serie

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Si comincia a lavorare alla settima stagione di Che Dio ci aiuti, la fortunata fiction di Rai Uno, che per le prime sei stagioni ha visto protagonista Elena Sofia Ricci nei panni dell'amata Suor Angela.



Nelle ultime settimane, Elena Sofia aveva raccontato di sentire il bisogno di mettersi alla prova con altri personaggi e per questo non ha mai nascosto la sua volontà di abbandonare la serie. Nel corso di un'intervista a Vanity Fair aveva svelato che nella settima stagione della fiction comparirà solo sporadicamente, in particolar modo sarà presente nei primi tre episodi e poi in altri due momenti, uno a metà stagione e uno alla fine, per potersi congedare a dovere dal pubblico.

A prendere il suo posto, diventando di fatto la protagonista di Che Dio ci aiuti sarà Francesca Chillemi, che durante un'intervista rilasciata al Corriere della Sera ha raccontato di essere pronta a raccogliere l'eredità di Suor Angela.



Nella scorsa stagione il personaggio di Azzurra è diventato sempre più centrale e questa tendenza continuerà nella settima stagione, quando sarà proprio la giovane suora ad accogliere le ragazze in difficoltà all'interno del convento:

Suor Angela dovrà abbandonare il convento per varie ragioni e sarà Azzurra ad accogliere le ragazze che arrivano, diventandone la sorella maggiore. Ed ereditando il compito di Suor Angela, farà i conti con sé stessa.



Francesca ha poi spiegato qual è il motivo del successo della fiction:

Il motivo del successo di questa serie consiste nel fatto che molte persone vi si possono riconoscere: per esempio nella solitudine di chi, magari pur avendo una famiglia, non se ne sente parte affettivamente. Azzurra, che nasce in una famiglia-non famiglia, in convento trova un’energia che le consente di affrontare le avversità. È un ruolo che ho amato sin dal primo momento e da cui mi sento scelta.

Negli anni la sua Azzurra è cambiata profondamente, superando prove molto dure, fino a trovare la pace nella fede. Ma al di là di questo, la Chillemi sente di avere dei punti in comune con il suo personaggio:

La fragilità interiore, che molti hanno e che è dovuta a certi traumi che ci colpiscono aiutandoci poi a creare una corazza. Quando ho iniziato questo mestiere nel mondo dello spettacolo ero giovanissima, ho conquistato l’indipendenza, e ho dovuto costruire fiducia in me stessa, creandomi una maschera.