Chiara Ferragni e Fedez, il Codacons vuole interrompere la raccolta fondi e il rapper sconvolto: “Sono ai limiti di una crisi isterica di pianto” (Video)

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Quello che sta accadendo in queste ore tra Fedez e il Codacons ha davvero dell'incredibile.



Il rapper milanese, infatti, attraverso una serie di Instagram Stories ha raccontato di come la raccolta fondi lanciata qualche settimana fa insieme alla moglie Chiara Ferragni, a sostegno dell'Ospedale San Raffaele di Milano per l'emergenza Coronavirus, abbia destato l'attenzione dell’associazione italiana per la tutela dei diritti dei consumatori, che avrebbe chiesto di bloccare tutti i fondi in quanto ritiene che GoFundMe, la piattaforma utilizzata dalla coppia per l'iniziativa, non sia del tutto chiara.

Il cantante davanti a questa severa presa di posizione dell'associazione dei consumatori non ci ha visto più, ed ha colto l'occasione per mettere in luce come il Codacons sul suo sito - mentre dichiarava pubblicamente di voler chiudere ogni forma di donazione privata - invitasse i cittadini a versare attraverso dei banner ingannevoli clickbait delle somme da destinare non all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo ma all'associazione stessa:



Sul loro sito ufficiale avviano una campagna, per supportare il Codacons contro il Coronavirus. Quindi io penso, immagino che se vado a donare qui sto aiutando qualcosa che riguardi il Coronavirus, ospedali, ricerca, qualcosa comunque di pragmatico sul Coronavirus. Invece ci clicco sopra e scopro che in realtà mi hanno fatto un banner clickbait sul Coronavirus dove in realtà io vado a donare i soldi direttamente al Codacons, che non si occupa di Coronavirus! E in più lo slogan è: “Ma fateci la donazione, così risparmiate sulle tasse!". Cioè: donate per non pagare le tasse. E questa è un’associazione parastatale che dovrebbe tutelare i consumatori?

Il rapper non aveva alcuna intenzione di fermarsi e come una furia ha proseguito:

Non si fanno mancare nulla e scrivono: “Sulla raccolta fondi di Fedez e Chiara Ferragni vogliamo vederci chiaro. L’antitrust è intervenuta pochi giorni fa nei confronti del sito usato per la campagna". Cioè quindi loro parlano di noi quando, in realtà, l’antitrust sta parlando con il sito. Come se noi fossimo gli unici a utilizzare GoFundMe, quando questo è utilizzato da decine di anni per chiunque voglia donare. Ok? E utilizzano sempre il nostro nome dicendo: "Il sito GoFundMe utilizzato da Fedez e Chiara Ferragni". Come se l’avessimo utilizzato solo noi! Ma qual è la loro proposta? E’ di bloccare tutti le raccolte fondi private. Cioè tutti i milioni di euro che sono stati raccolti per gli ospedali pubblici, cancellarli e stopparli. Io sono allibito! Ma qualcuno li fermi!



E ancora Fedez ci ha tenuto a spiegare:

Io vorrei sottolineare una cosa. Noi, ancor prima dell’antitrust (come giustamente sta facendo), abbiamo chiesto a GoFundMe di prendere una parte di profitto e di girarli agli ospedali colpiti dall’emergenza. E siamo riusciti a tirar su 250 mila euro che GoFundMe ha deciso di darci e che abbiamo destinato agli ospedali di Bergamo, Cremona e Policlinico di Milano. E adesso un’associazione riconosciuta da tutte le istituzioni italiane propone di buttare nel cesso milioni di euro raccolti per gli ospedali pubblici?? Il policlinico di Milano è una campagna su GoFundMe. L’ospedale di Bergamo, l’ospedale di Cremona. E intanto fanno una campagna, loro, spacciata per aiuto alla lotta contro il Coronavirus quando in realtà i soldi vanno a loro che si occupano di tutela dei diritti dei consumatori che col Coronavirus non c’entra un c***o! Ma stiamo scherzando? Ma stiamo scherzando?

Poco dopo il Codacons, attraverso l'Adnkronos, ha smentito categoricamente le accuse del rapper: "Noi abbiamo chiesto con un atto formale al governo che i soldi siano versati direttamente sul conto della Protezione Civile, perché almeno è un ente pubblico, e non si rischia che i privati non le destinino a chi devono.."

Ma Fedez non ha voluto sentire ragione e sempre attraverso i suoi profili social ha ribadito:

Sono ai limiti di una crisi isterica di pianto, perché ho cercato in tutti i modi di non fare polemiche, di mantenere alto il morale, di trasmettere positività, ma qui non si può stare zitti. Davanti ad un presidente di un'associazione che ne ha fatte tante di cose torbide che risponde con spocchia perché già sa che anche questa volta non gli faranno nulla proprio non ci sto. Io ho contatto anche persone del governo che spero controllino, mi hanno detto che lo faranno, lo spero, perché non c'è niente da controllare, è tutto chiaro. Probabilmente ho fatto il gioco loro, si è parlato di loro, loro sanno di avere il cu*o parato, tra una settimana nessuno si ricorderà nulla. Ma per una volta vorrei che non ce ne dimenticassimo.

Cosa ne pensate delle sue parole e di tutto quello che è successo?

AGGIORNAMENTO - Fedez ha raccontato con altre Instagram Stories che quest'oggi il Codacons, tramite PEC, avrebbe richiesto le sue scuse entro le prossime 48 ore:

Buongiorno amici! Per me è stato un ottimo risveglio questa mattina! Mi è arrivata una PEC da parte del Codacons in cui mi dice: Federico, chiedi assolutamente scusa entro 48 ore altrimenti ti faremo una super super super causa!”.

Richiesta a cui il rapper non ha nessuna intenzione di cedere:

Caro Codacons, quando non avevo 1 euro in tasca non avevo paura di quelli che mi querelavano. Figurati adesso che c’ho qualche soldino in più in tasca! In più in una causa che ho fatto a una persona che mi ha diffamato più volte su internet, il PM ha sostenuto che internet non è un mezzo diffamatorio! Si può dire il c***o che si vuole! Quindi vorrei aggiungere a tutto quello che ho detto in precedenza, caro Codacons, che potete andare a fare in c***o!