Chiara Ferragni, Francesca Baroni dura sul caso Balocco: “Coi soldi si può comprare tutto, ma non l’onestà!”
Se Chiara Nasti e Guendalina Tavassi hanno spezzato una lancia a favore dell'influencer, di diverso parere l'ex protagonista di Temptation Island
Redazione Gennaio 18, 2024
L’abbiamo conosciuta diversi anni fa quando partecipò al reality di successo dell’estate di Canale 5, Temptation Island. Aveva solo 22 anni e già si era distinta per il suo modo schietto e diretto di porsi, dimostrando di essere una che di certo non le manda a dire.
Francesca Baroni, divenuta oggi una giornalista economica disinteressata al piccolo schermo, si è molto avvicinata al mondo della politica ed ha voluto commentare uno dei temi caldi del momento, la vicenda Chiara Ferragni. E mentre Chiara Nasti e Guendalina Tavassi nei giorni scorsi hanno spezzato una lancia in difesa dell’influencer, ben diverso è stato il suo parere.
Perché questo accanimento nei confronti di Chiara Ferragni? Secondo te ha a che fare con la famigerata “invidia sociale”?
L’invidia sociale esiste, ma in questo caso credo che c’entri poco. La gente non è invidiosa di Chiara Ferragni, bensì SATURA. Satura di un sistema – quello degli influencer – che è mal regolamentato, che ci bombarda psicologicamente, che ci propone continuamente #adv e che ci offre vite non autentiche. Purtroppo penso che gran parte dell’accanimento contro la “regina degli influencer” sia dovuto proprio a quello che Chiara rappresenta (oltre che per la presunta truffa, ovviamente). È come se il Caso Balocco avesse scoperchiato un vaso già colmo di malcontento. Le persone sono talmente stanche che hanno quasi sperato in un “atto sovversivo”. Ci tengo a precisare che io analizzo la vicenda in quanto Caso Ferragni, umanamente auguro a Chiara che tutto vada per il meglio.
Andiamo sul tema della beneficenza, cosa ne pensi?
Non c’è stata alcuna donazione da parte di Ferragni, inizialmente. Balocco ha donato 50 mila euro all’Ospedale Regina Margherita ben prima del lancio del Pink Christmas: per Chiara era solo una “clausola a favore di immagine”, a lei non va alcun merito. Anzi, ha ingannevolmente associato i ricavi diretti della vendita dei pandori alla beneficenza (tradotto: l’acquisto del pandoro griffato Ferragni è una buona azione, più ne compri e più soldi verranno devoluti ai bambini malati). È molto grave…
Chiara Ferragni ha recentemente devoluto 1 milione di euro all’ospedale Regina Margherita…
Coi soldi si può comprare quasi tutto, ma non l’onestà. Dal punto di vista etico questa mossa è peggiorativa, perché ancora una volta si utilizza la beneficenza (e il denaro, molto denaro) per ottenere il perdono e acquisire consensi.
Comunque alla fine la donazione è stata fatta…
Ben venga. Ma se la beneficenza diventa il metro di misura sociale per valutare la bontà di un personaggio, allora i miliardari sono sicuramente più buoni di chi non riesce ad arrivare a fine mese. È un meccanismo mediatico pericoloso.
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