Chiara Ferragni annuncia il versamento di 1,2 milioni all’associazione I bimbi delle fate per i caso delle uova di Pasqua
L'influencer, inoltre, ha rinunciato al ricorso sul caso Pandoro e pagherà la multa dell'Antitrust
Valeria Luglio 5, 2024
Chiara Ferragni ha deciso di rinunciare al ricorso contro l’Antitrust per la multa ricevuta per il caso del pandoro “Pink Christmas” lanciato nel 2022. La decisione definitiva sarà il pagamento di una multa di un milione di euro per concludere definitivamente la brutta vicenda che ormai da anni continua a far parecchio discutere.
Le due società della Ferragni erano state sanzionate per un totale di circa 400mila (Tbs Crew) e per 675mila euro (La Fenice) per aver pubblicizzato il pandoro marchiato Chiara Ferragni facendo intendere ai consumatori che acquistando il prodotto avrebbero contribuito in parte alla donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. L’intento finale, come era scritto anche sulle uova di Pasqua, era quello di poter acquistare un macchinario avanzato per le cure terapeutiche dei bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing.
Da quel momento: il caos. Di ieri poi la notizia che ha visto l’influencer decisa a rinunciare al ricorso di fronte all’Antitrust per chiudere la vicenda Pandoro e della beneficenza natalizia contestata.
Chiara Ferragni rinuncia al ricorso sul caso Pandoro: terrà la multa da 1 milione così eviterà quella sulle uova.
Ecco il titolo del Messaggero, riportato successivamente dalla giornalista Selvaggia Lucarelli che sui social ha così commentato la vicenda:
Insomma, avevo ragione pure sulle uova. Vabbè una sorta di patteggiamento.
A fare chiarezza sulla vicenda anche la stessa influencer. Stamattina è intervenuta per mezzo social e a proposito delle uova pasquali ha detto:
Ciao a tutti, sono felice di condividere con voi un comunicato importante a cui tengo molto. E’ relativo al caso uovo di Pasqua Dolci Preziosi che le autorità Antitrust ha chiuso. Ha accolto gli impegni sui quali Tbs Crew e Fenice hanno lavorato negli ultimi mesi. Il primo impegno consiste in un contributo economico volontario, che è una donazione e non dunque una sanzione. Per un minimo di complessivi 1 milione e 200 mila euro in favore dell’impresa sociale I bambini delle Fate.
Le società si assumono poi l’impegno, cui tengo in modo particolare, della separazione totale delle operazioni commerciali dalle società dalle attività benefiche. (Che comunque non smetteremo di fare). Infine Tbs Crew e Fenice formalizzeranno regolamentazioni interne per il corretto svolgimento delle attività di comunicazione e di marketing.
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