A vedere le foto del loro matrimonio di cinque anni fa, si direbbe che Clemente Russo e Laura Maddaloni sono due sbruffoni. Quando gli si propone la definizione "la pupa e il campione", lui risponde: "Preferirei "il selvaggio e la selvaggia": è così che ci sentiamo e il nostro sogno è andare a vivere in una casa in mezzo al verde, con un cane e un cavallo" dice il campione di pugilato, mentre lei racconta: "Ci siamo conosciuti ai Giochi dei Mediterraneo in Spagna; è stato un colpo di fulmine e siamo andati a convivere subito". Ora che lui è sempre in giro tra gare internazionali e il programma Mistero, però, sono diventati stanziali: "Prima eravamo più nomadi, quando avevamo solo Rosy, ma con l'arrivo delle gemelline è impossibile. Una di loro è spesso in ospedale perché sono nate prematuramente. Però con la testa sono sempre con lui. Ho smesso di fare agonismo nel 2008, ma è come se ogni giorno mi allenassi con lui". Quando le si chiede se lui è così duro anche a casa, lei risponde: "No, è dolce e smielato, più di me. Con le figlie si scioglie". Quando si chiede loro come reagirebbero se le figlie volessero seguirli nel loro sport, Clemente dice: "Cercherei di fargli credere che la boxe femminile non esiste! Al pugilato preferirei il judo", mentre Laura risponde: "Io nemmeno quello. Quando i tuoi genitori vengono dalla tua stessa disciplina, si rischia di diventare pesanti; preferirei che provassero altri sport". Clemente si è tenuto lontano dalla vita di strada grazie allo sport e ha aperto una palestra a Caserta: "Ce la chiedevano in tanti: in un mese abbiamo 550 iscritti. Però nessuno del mio paese, Marcianise, che è a pochi chilometri. C'è un po' d'invidia".