Non ha lasciato indifferente il pubblico del web il racconto di Clio Zammatteo - make-up artist ed imprenditrice nota con lo pseudonimo di Clio MakeUp - che ha descritto uno scenario inimmaginabile nella città di New York.
Originaria di Belluno, Clio vive nella Grande Mela da più di 10 anni con il marito Claudio e la piccola Grace di quasi tre anni e la giovane truccatrice - attualmente in dolce attesa e in procinto di partorire la sua seconda bambina - ha spiegato ai suoi due milioni di follower cosa sta accadendo negli ultimi giorni nelle grandi metropoli statunitensi e in particolare a New York. Una situazione imprevedibile nata a causa dell'emergenza Coronavirus che ha spinto la Zammatteo e la sua famiglia ad allontanarsi dalla propria città per trovare rifugio da una collega (potete ascoltare le sue parole nel video in apertura):
Come potete vedere dallo sfondo alle mie spalle non sono più a New York. L'altro ieri sera abbiamo avuto un momento dove ci siamo sentiti un po' persi io e Claudio per la situazione ovvero New York non era più una città da considerarsi sicura per noi e nelle mie condizioni, soprattutto. Quando vedi gente che invece di andare a comprare la carta igienica va a comprare armi e fanno le file fuori ai negozi, quando pensi al livello di povertà che c'è nella città, purtroppo, quando inizi a pensare che non è mai successa una cosa del genere e che il popolo americano non è per niente uguale a quello italiano... abbiamo iniziato ad avere paura, più che del virus della reazione della gente, di quello che poteva succedere attorno a noi e non ci siamo sentiti sicuri, soprattutto con una bambina piccola e una in arrivo. Abbiamo deciso di venire dalla nostra seconda famiglia qua in America in modo da stare tutti insieme fuori dalle grandi città perché le grandi città non sono sicure in questo momento in America. Non so cosa ne sarà perché qua non ho neanche il dottore, è tutto un po' così, ma almeno mi sento sicura. In questi giorni cercheremo di capire un po' la situazione e come fare con il parto imminente. Come si dice in Italia "Andrà tutto bene". Teniamo monitorate tutte le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane. Non aveva senso aspettare che succedesse l'impossibile mentre eravamo lì per poi non avere la possibilità di decisione perché nel caso le cose si mettessero male senza una macchina, con una bambina in arrivo, con gli ospedali pieni, con gente in giro che magari va fuori per la situazione e ti spara a vista per prendersi qualcosa, non mi sentivo sicura. È una situazione da film e come tale abbiamo deciso di venire, di essere in un numero maggiore, in un clima più sereno anche per Grace. [...] La famiglia prima di tutto, abbiamo lasciato tutte le nostre comodità perché alla fine avevo tutto pronto anche per la bambina, siamo qui con due valigie in croce senza sapere cosa fare però almeno siamo più sicuri.
E a chi le ha chiesto il motivo di questa “corsa alle armi” da parte di molti newyorkesi la Zammatteo ha spiegato:
Se tu non hai niente da perdere, se tu non hai i soldi per comprare da mangiare, se sei drogato, se ti senti in trappola,e per l'americano sappiamo che la libertà è la cosa numero uno, si arriva al punto dove è la mia vita o la tua. Non c'è quel "teniamoci la mano e cantiamo", c'è la mia vita o la tua vita. Io se devo sopravvivere e non ce la posso fare perché non ho soldi per comprare da mangiare, ti vengo in casa e ti faccio fuori quindi gli americani si sono presi le armi per difendersi e questa è una situazione che fa paurissima.
La situazione americana descritta dalla giovane imprenditrice ha colpito l'animo di numerosi utenti dei social network che hanno commentato su Twitter quanto da lei raccontato:
E voi che cosa ne pensate? Vi aspettavate uno scenario simile negli Stati Uniti?