Il giovane romano Mario Tricca è senza ombra di dubbio uno dei personaggi rivelazione de Il Collegio 4, il docu-reality in onda ogni martedì su Rai 2. La sua simpatia e la mente brillante lo hanno reso ben presto uno dei "collegiali" più amati sul web, tra gif e meme a lui dedicati.
In una precedente intervista, il 15enne aveva detto "Penso che il pubblico non abbia ancora molto chiario chi e come io sia" (per rileggere il post cliccate QUI) e invece oggi ha voluto spiegare qualcosa in più sulla sua persona:
Mario Tricca non è il tizio ansioso che vedete in Tv, ma è un ragazzino pieno di aspettative e sogni per il futuro, solare ma anche molto creativo e riflessivo.
Sul fatto che nelle prime puntate sia emerso il suo lato ansioso ha voluto precisare:
La mia ansia, che purtroppo è emersa molto in Tv, ricopre un ruolo marginale nella mia vita, non è una patologia. La mia paura per il futuro, invece, consiste nel semplice timore del non riuscire a raggiungere i miei obiettivi a lungo termine nella vita. Comunque, dopo questa esperienza, posso dire che nonostante alcune paure sono sicuro che con l'impegno sarò in grado di raggiungere qualsiasi traguardo.
Mario ha inoltre raccontato che la sua esperienza dentro al Collegio gli è servita più che per acquisire sicurezza in se stesso, per imparare a legare con le altre persone:
Sono entrato con quell'obiettivo, ma mi sono reso conto che non era ciò che mi serviva. Di sicurezza in me stesso ne ho fin troppa! Questa esperienza mi è servita a imparare a legare a fare amicizia con gli altri.
Durante questa edizione ha avuto un rapporto conflittuale con alcuni compagni, in particolare con Martina Brondin che nel corso dell'ultima puntata gli ha addirittura stracciato il quaderno. Il gesto ha provocato per entrambi una punizione da parte del preside che ha negato loro la possibilità di partecipare alla gita. In merito ai battibecchi con gli altri collegiali ha asserito:
Pur avendo avuto molte incomprensioni con gli altri, alla fine di quell'esperienza siamo diventati tutti amici. Credo che questo sia la dimostrazione che parlare faccia a faccia con le persone sia una base indispensabile per un'amicizia.
Per quanto riguarda la Brondin, che è stata minacciata sul web per aver condiviso una foto con lui, Mario è apparso perentorio:
Non riesco a capire cosa ci sia di male nel fare pace con una ragazza dopo un litigio. Vorrei dire a tutti che ora io e Martina siamo diventati molto amici ed è inutile insultarla.
E a proposito di Instagram, il giovane romano ha già molti followers ed ha ammesso di essere felice di questo, ma di voler meritare il successo diventando un attore:
Sono veramente felice di essere apprezzato in questo modo sui social dove, in fin dei conti, credo di raccontarmi in modo originale per quello che sono, con molta umiltà e senza ostentare nulla. Però sono cosciente del fatto che questo non voglia dire esser famosi. Io sogno di riuscire ad andare avanti nella vita in generale, non solo sui social. Mi piacerebbe diventare veramente qualcuno, anche se so che non sarà facile. Il mio sogno? Vorrei diventare un grande attore e meritare il vero successo, quello che dura negli anni.
E su chi lo accusa di recitare nel docu-reality ha affermato:
No, non ho mai recitato al Collegio: ho detto quello che pensavo, usando molto spesso l'autoironia perché fondamentalmente sono fatto così. Preferisco ridere su qualcosa, piuttosto che piangerci sopra. Da grande mi piacerebbe diventare un attore perché solo così potrò dare spazio alle varie sfaccettature del mio carattere, dando sfogo a ogni emozione. Vorrei essere io il protagonista della mia vita, così come dovrebbe essere per tutte le persone.
Per quanto riguarda proprio la sua vita, ha svelato come hanno reagito i suoi compagni di scuola e i suoi professori:
Alcuni professori sono stati molto felici, così come quasi tutti i miei compagni. Continuo a studiare e ad andare molto bene con i voti.
Infine ha confessato che se potesse scegliere vivrebbe assolutamente negli anni '80, periodo in cui è stato contestualizzato questa quarta stagione de Il Collegio:
Dove si firma per tornare negli Anni 80? E' stata un'epoca dove si viveva molto più intensamente, soprattutto per la mancanza di questi maledetti cellulari. Se li avessimo avuti in collegio probabilmente non ci saremmo rivolti la parola per un mese. Deve essere stato bello, per chi ha vissuto la propria adolescenza in quell'epoca, divertirsi all'aria aperta e con persone reali.
E voi cosa ne pensate delle sue parole?