La Corrida, Amadeus: “Ecco quali novità ci saranno rispetto alla versione storica e perché ho voluto che fosse in diretta”

Pronto al debutto su Nove il prossimo 6 novembre, il conduttore ha poi aggiunto: “Sadismo del pubblico di fronte a certi disastri sul palco? Io credo che…”

Rossella Ottobre 29, 2024

La Corrida, Amadeus: “Ecco quali novità ci saranno rispetto alla versione storica e perché ho voluto che fosse in diretta”

Il celebre programma di intrattenimento La Corrida – Dilettanti allo sbaraglio torna in tv e segna una nuova tappa sotto la conduzione di Amadeus. L’atteso debutto è fissato per il 6 novembre, quando il programma andrà in onda in prima serata sul canale Nove.

Nato nel 1968 come format radiofonico, La Corrida fu ideata dal mitico Corrado Mantoni insieme al fratello Riccardo Mantoni. Il programma approdò sul piccolo schermo nel 1986, conquistando il pubblico italiano grazie alla formula innovativa di dare spazio a dilettanti e artisti amatoriali pronti a mettersi in gioco con esibizioni spesso sopra le righe. Corrado guidò il programma fino al 1997, e, dopo la sua scomparsa, la conduzione passò a volti noti come Gerry Scotti (2002-2009), Flavio Insinna (2011), e Carlo Conti (2018-2020). La nuova edizione rappresenta dunque un ritorno storico per un format che ha saputo evolversi pur rimanendo fedele alla sua anima originale.

Amadeus ha rilasciato a tal proposito un’intervista al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, parlando anche di alcune novità che apporterà allo storico format. In ogni puntata ci sarà infatti un personaggio famoso che ripescherà un concorrente che non ha superato il turno. Ha dichiarato Amadeus:

Il riferimento è quello della Corrida originale. Oltretutto ci sono anche Marina Donato, la moglie di Corrado, che continua  a seguire il programma e la regia di Sandro Vicario, che ha diretto le edizioni televisive condotte da Corrado. Insomma è La Corrida di Corrado presentata da Amadeus. La direzione d’orchestra sarà di Leonardo De Amicis. lui riprenderà il ruolo storicamente interpretato dal maestro Roberto Pregadio, che non si limitava a dirigere l’orchestra. Corrado e Pregadio, due mostri sacri a cui noi non si possiamo paragonare: dobbiamo solo limitarci a rendere loro omaggio, rispettando il format originale. E poi La Corrida ha un ingrediente che la rende sempre nuova “i dilettanti allo sbaraglio”. sono loro che cambiano, e dunque fanno cambiare lo spettacolo.

Amadeus ci ha tenuto molto al fatto che il programma vada in onda in diretta:

Dopo cinque Festival di Sanremo ho capito che è impossibile prepararsi all’imprevisto. Ma è bello così. per questo ho voluto fortemente che La Corrida andasse in onda in diretta. Il pubblico deve gustarsi tutto ciò che avviene sul palcoscenico. non siamo un talent show, non si giudicano le persone, ma ci si diverte.

Riguardo ai nuovi concorrenti, Amadeus ha rivelato:

Forse sono un po’ meno ruspanti. Sono persone con mestieri normalissimi, anche di un certo livello (medici, dirigenti), che con grande autoironia vogliono avere quei quattro minuti di popolarità. Credo che nessuno pensi più di poter iniziare una carriera come cantante o ballerino: c’ è solo voglia di divertirsi, di esibirsi di fronte a un pubblico e magari non più solo davanti ai colleghi.

Se Amadeus dovesse essere un concorrente, si proporrebbe come cantante:

Penso che potrei venire fischiato per una canzone. Mi piace cantare: eseguo qualunque pezzo, ma male!

Interpellato riguardo al fatto se  divertimento di fronte a certi “disastri” sul palcoscenico non nasconda del sadismo, il conduttore ha affermato sicuro:

Ma no! Il pubblico della Corrida ha una caratteristica sempre più rara. Non è un semplice figurante come accade spesso, è attivo, ha un ruolo vero. E infatti mi capita di incontrare gente che mi chiede di poter venire proprio per fischiare o applaudire. Anche loro ci vogliono mettere la faccia in totale libertà.

E se invece dovesse coinvolgere un suo amico come concorrente, ecco chi sceglierebbe il conduttore:

Fiorello potrebbe cucinare, lo fa divinamente e con passione. Non ho mai mangiato nulla di più buono della sua pasta bottarga e vongole. Roba da gara di cucina! Gianni Morandi invece potrebbe fare qualcosa di spericolato, non ho mai visto nessuno con la sua energia: è uno che ti volti e lo vedi che si è già arrampicato su un albero per controllare se un frutto è secco o maturo.

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