Costantino Vitagliano svela quanto guadagnava in un’ora ai tempi d’oro di Uomini e Donne e qual è invece il suo cachet attuale

Il celebre ex tronista intervistato dal Corriere della sera a pochi giorni dal suo cinquantesimo compleanno

Carola Giugno 7, 2024

Costantino Vitagliano svela quanto guadagnava in un’ora ai tempi d’oro di Uomini e Donne e qual è invece il suo cachet attuale

Negli scorsi mesi il celebre ex tronista di Uomini e Donne Costantino Vitagliano è tornato a far parlare di sé per via di alcuni problemi di salute, che hanno messo in allarme i suoi fan che a distanza di diversi anni dalla partecipazione al dating show di Canale 5 continuano a seguirlo con affetto.

Costantino, infatti, ha raccontato di aver ricevuto la diagnosi di una malattia autoimmune che lo ha portato a perdere ben 20 chili, ma ha cercato di rassicurare tutti, spiegando di aver già iniziato le cure e di aver visto dei miglioramenti. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex tronista ha parlato proprio del suo attuale stato di salute, ma anche del lavoro e di come esso sia cambiato dai tempi d’oro di Uomini e Donne ad oggi.

Per prima cosa, però, ci ha tenuto ad aggiornare tutti sul suo attuale stato di salute, spiegando che le cure sembrano aver iniziato a dare i primi risultati:

Dire bene sarebbe un’esagerazione: mi hanno diagnosticato una malattia autoimmune qualche mese fa e ho perso venti chili. Le cure però sembrano funzionare, sto scalando il cortisone che dava effetti collaterali. Navigo a vista.

La carriera nel mondo dello spettacolo è iniziata presto per Costantino: a 17 anni, infatti, ha iniziato a lavorare nelle discoteche e come modello, fino ai primi lavoretti in tv e l’arrivo a Uomini e Donne, che gli ha dato una fama inimmaginabile. In quegli anni, infatti, la sua popolarità era alle stelle e le serate in discoteca fioccavano:

Ne facevo anche tre, quattro a sera, 365 giorni l’anno: gente in delirio, tutti a urlare il mio nome. Adesso le ospitate in discoteca non si fanno più: ci sono gli eventi nei negozi, nei centri commerciali.

Vitagliano ha poi parlato del suo cachet in quegli anni d’oro:

Basti dire che per sfizio mi sono comprato di botto una Bentley da 250 mila euro, che avevo sei-sette case. Non riuscirei a quantificare. A un certo punto le richieste erano troppe, l’agenzia per limitare le serate ha alzato il cachet al massimo andando oltre i diecimila euro per un’ora. E invece di diminuire le domande aumentavano. Ho guadagnato io e fatto guadagnare gli altri.

L’ex tronista ha poi rivelato che ad oggi i guadagni sono nettamente inferiori:

Molto meno di allora, ovviamente. Duemila euro più le spese per 90 minuti. Però posso scegliere. Volevo fare tutto. In pratica non dormivo. Spesso chiedono di raccontare quegli anni e lo faccio volentieri. Mi chiamano anche nei negozi: valuto. L’altro giorno mi contattano per presenziare a un aperitivo a 700 chilometri da Milano, proponendo 500 euro. Replico: scusate, no. Risposta: altri lo fanno! Allora chiedetelo agli altri…

Tra poco Costantino compirà 50 anni e ci ha tenuto a fare un bilancio di questo traguardo:

Positivo, ho realizzato tutto quello che desideravo da ragazzino. Essere il più bello. Non il calciatore, non altro: erano gli anni 90 e volevo essere solo e soltanto il più bello di tutti. Per un periodo ce l’ho fatta. Guardavo la tv, vedevo vestiti di lusso, macchine, vacanze: sono nato in periferia da una famiglia semplice e avevo fame di tutto. Volevo fare un sacco di soldi. Ho dato a me e ai miei ciò che non avevo avuto. Oggi passo più tempo possibile con mia figlia Ayla (8 anni), la vera gioia. Sono contento di darle ciò che a me è mancato: mamma e papà lavoravano sempre per mantenerci. Lui, Orazio, guardia giurata; lei, Rosa, faceva le pulizie. Sono arrivato dove sono permettendo alla mia famiglia di condurre una vita un po’ diversa da quella da cui ero partito. Poi le case popolari mamma non le voleva lasciare perché ci era legatissima…

Infine, Vitagliano ha risposto anche a chi lo ha sempre criticato dicendo fosse solo bello:

Per costruirmi il fisico mi allenavo almeno due ore al giorno, seguivo diete drastiche: è impegno. Dopo le scuole medie papà ha sentenziato: se non vuoi studiare devi lavorare. Eccomi facchino all’Ortomercato di Milano, barista, animatore in discoteca, spogliarellista. Lavavo i bicchieri al Bolgia umana di Jannacci che insisteva: ti do 50 mila lire in più, hai una bella presenza, vai in sala. Al bar di mio zio in viale Piceno arrivava Pamela Prati. Anni strepitosi.

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