Cristiano Lo Zupone a IsaeChia.it: “Ho lasciato ‘Uomini e Donne’ perché non mi davano spazio e non facevano entrare le donne che venivano per me! Giorgio Manetti e Gemma Galgani invece…”

Ha inizialmente attirato molta attenzione Cristiano Lo Zupone, l'affascinante cavaliere del Trono Over di Uomini e Donne che, proprio nel bel mezzo di una conoscenza con la dama Laura, è improvvisamente 'sparito' dallo studio del programma di Canale 5. I più attenti lo ricordavano già per la sua precedente esperienza nei panni di corteggiatore di Francesca Mari, nel 2009, e avevano gradito il suo ritorno nel nuovo format dedicato agli Over.



Oggi Cristiano racconta in esclusiva per noi di IsaeChia.it la sua esperienza a Uomini e Donne e i motivi che lo hanno spinto ad abbandonare la trasmissione...

Ciao Cristiano, ti abbiamo conosciuto a Uomini e Donne diversi anni fa, quando eri seduto tra le file dei corteggiatori di Francesca Mari, la bella pallavolista che abbandonò il suo trono senza scegliere nessuno. Ci racconti di quell'esperienza? La mia storia con Uomini e Donne io la paragono un po' a una storia d'amore: è partita nel 2001, quando mia zia ha mandato un fax con una candidatura a mia insaputa e la redazione mi ha chiamato, ma io essendo fidanzato da poco avevo declinato l'invito. Da quel momento loro mi hanno sempre cercato e ci siamo 'uniti' per la prima volta nel 2009 quando sono andato a corteggiare Francesca. Quella è stata un'esperienza abbastanza intensa, perché mi ha catapultato in un mondo che non conoscevo per niente. Ho cercato di mantenere comunque il mio carattere, e forse proprio per questo sono passato un po' inosservato: il mio obiettivo, infatti, non era quello di fare casino ma di portarmi a casa lei che era una ragazza che mi aveva affascinato. Io e Francesca facemmo molte esterne, ci trovammo molto bene però mi rendevo conto che a livello di feeling qualcosa mancava, che forse non era scattata quella scintilla, tant'è che lei decise di abbandonare il trono quando ormai eravamo arrivati alla fine ed eravamo rimasti giusto io, Gionatan Giannotti e un altro ragazzo.



Cosa ti ha spinto a cimentarti in un contesto così lontano dal tuo modo d'essere? A spingermi a partecipare a Uomini e Donne la prima volta fu un po' la voglia di 'riscattarmi' dopo la fine della storia con una ragazza, la stessa per la quale la prima volta avevo rinunciato a partecipare al programma. Visti i continui inviti della redazione, decisi di accettare e mettermi in gioco, pensando che potesse trattarsi anche di una piccola forma di 'rivincita' nei confronti del mondo femminile, visto la delusione per la chiusura della mia ultima relazione.

Durante quest'ultima stagione televisiva hai deciso di tornare in trasmissione nel format del Trono Over. Come mai hai deciso di riprovarci? Ho deciso di riprovarci sempre dopo la fine di una storia d'amore (ride, ndr), anche se per motivi diversi! Nel frattempo il mio approccio con le donne è cambiato, io sono cresciuto e ho cercato di trarre da tutti i miei rapporti degli insegnamenti, ma il risultato purtroppo è rimasto lo stesso, forse mi è mancata la fortuna o la bravura di investire nelle ragazze giuste, o forse io non ero quello giusto per loro... Fatto sta che dopo la fine della relazione con la mia ultima ragazza, vivevo un momento un po' statico, non mi andava di fare chissà cosa, anche perché sono in un'età un po' particolare in cui non è che mi diverta molto andare ancora in discoteca, né tanto meno mi metto a cercare la fidanzata, quindi ho ceduto nuovamente alle lusinghe della redazione che mi chiamava in media una volta ogni sei mesi chiedendomi di tornare, nella speranza di fare qualcosa di diverso, di dare una scossa alla mia vita, magari anche di incontrare finalmente la persona giusta.



Quali differenze hai riscontrato tra i due format? I due format sono completamente diversi e non vi nascondo che all'inizio la redazione faceva fatica a farmi abituare a quello nuovo: il Trono classico prevede che qualsiasi cosa accada venga ripreso dalle telecamere, quindi semplifica alcuni aspetti. Nell'Over, invece, si è liberi di frequentare la persona per cui si prova un interesse, quindi si è duplici protagonisti: non solo bisogna essere se stessi e capire se c'è qualcuno con cui iniziare una conoscenza, ma a quel punto si deve essere capaci di riassumere al centro dello studio le vicende e le emozioni che si provano. Diciamo che questo format è sicuramente più divertente, sia per chi lo vive, sia soprattutto per chi lo guarda, anche perché si avvicina di più alla vita reale e quindi consente anche di 'velocizzare' i tempi, però c'è una difficoltà: mancando la testimonianza delle immagini, c'è chi può barare e rigirare le situazioni a proprio piacere...

A chi ti riferisci? Mi riferisco a Giuliana Brasiello e alla nostra ultima discussione, nella quale lei sosteneva di aver interrotto la nostra frequentazione, quando non è così! Non essendoci appunto le telecamere a testimoniare si è trattato della mia parola contro la sua: in questi casi chi è più bravo a parlare riesce a portare la ragione dalla sua parte, chi invece è un po' più, come me, portato ad avere dei modi di fare più razionali, meno da piazza ed è magari un po' più taciturno e più discreto può passare dalla parte del torto.

In studio hai conosciuto diverse dame: prima ci sono state Simona e Giuliana, che hai frequentato simultaneamente per poi scegliere la prima, e poi Laura. Cosa ti ha spinto a scegliere Simona? Una volta arrivato nel programma devo ammettere che la prima a colpirmi è stata proprio Giuliana che con la sua bellezza e il suo modo di fare così empatico e comunicativo, tipico dei partenopei, mi ha subito incuriosito. Simona, invece, mi ha colpito per il motivo opposto: il suo modo di essere così schivo mi ha fatto capire che forse dietro quell'involucro così duro ci fosse qualcosa di morbido. Conoscendo entrambe mi sono poi reso conto che per abitudini, per modi di fare e per interessi ero più vicino a SimonaGiuliana l'ho vista un po' più particolare: quell'approccio così 'facile' che all'inizio mi ha intrigato, ad un certo punto mi ha dato l'impressione di essere un po' falso, la sua eccessiva predisposizione alla conoscenza l'ho vista un po' forzata, anche nelle smancerie e nelle attenzioni. Purtroppo anche con Simona, però, oltre al divertimento e alla voglia iniziale di conoscersi si è un po' perso quel mordente iniziale.

Dopodiché c'è stata Laura. Com'è andata a finire con lei? Sì, dopo una piccola parentesi con Morena, su invito della redazione ho lasciato il mio numero a Laura, che esteticamente mi aveva sempre colpito, ma che vedevo impelagata in altre situazioni. Invece quando abbiamo iniziato la nostra conoscenza, Laura si è mostrata da subito molto disponibile: mi ha spiegato che era lei la prima a volermi lasciare il numero, ma non lo faceva perché stava frequentando già altri uomini. Non era molto che ci stavamo frequentando, ma credo che la mia decisione di abbandonare il programma l'abbia fatta rimanere parecchio male.

Cosa vuol dire che hai lasciato il numero a Laura su invito della redazione? Sono stati loro a convincermi che non dovevo farmi frenare dal fatto che fosse già 'impegnata' nelle altre frequentazioni. Mi hanno fatto notare che non ci sarebbe stato nulla di male a lasciarle il mio numero, così ho accolto il loro suggerimento.

Ma tu perché hai deciso di abbandonare il programma? Ho lamentato lo scarso spazio che mi veniva dedicato, avevo chiuso due storie senza che il pubblico sapesse nulla, tanto che dopo settimane che avevo interrotto la frequentazione con Giuliana prima e con Simona poi le persone per strada continuavano a chiedermi di loro. Non capivo perché non mi dessero spazio, nonostante di cose da raccontare ne avessi. Così quando abbiamo iniziato a registrare nei giorni feriali e non più nel fine settimana ho iniziato ad avere dei problemi con il lavoro e di comune accordo, diciamo, abbiamo deciso di interrompere la partecipazione in attesa di eventi futuri. Come dicevo prima, il mio rapporto con Uomini e Donne è stato un po' come una storia d'amore e come dice la canzone di Venditti 'certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano!', quindi chissà...

Sulla bacheca del tuo profilo Facebook sono tanti i messaggi di donne che hanno rivelato di essere arrivate in trasmissione per te ma di non essere state presentate in puntata per mancanza di tempo. A te veniva comunicato? No, assolutamente non mi è mai stato comunicato, però lo sospettavo. Tantissime ragazze mi scrivevano dicendomi che volevano conoscermi e quando io le invitavo a contattare la redazione, molte di loro mi rispondevano di averlo già fatto, eppure in puntata io continuavo a non veder arrivare nessuno per me. Evidentemente per la redazione c'erano altri argomenti più importanti e altri personaggi più televisivi di me a cui dare spazio...

A monopolizzare spesso il centro studio sono Gemma Galgani e Giorgio Manetti. Ti riferisci a loro? Credo che entrambi siano un po' i rispettivi 'protagonisti' delle due fazioni: Gemma è lì ormai da 7 anni e si può dire che fa parte dell'arredamento (ride, ndr). Devo dire che conoscendola meglio durante qualche ballo in cui abbiamo parlato, mi è parsa realmente una donna molto sensibile ed innamorata, ogni volta che si toccava 'l'argomento Giorgio' aveva sempre gli occhi lucidi! Giorgio, invece, è perfetto per il programma, perché incarna al 100% il prototipo del gentleman che oltre ad essere di bell'aspetto, è elegante e molto disinvolto nel gestire la flotta di donne che la redazione gli fa piovere addosso. In privato anche lui ha sempre speso per Gemma parole dolci, ma facendo trasparire più stima che amore. Sicuramente il tempo che viene dedicato a loro e al loro rapporto è tanto, forse anche troppo a dispetto dei tanti partecipanti costretti a fare da scenografia, ma a giudicare dagli ascolti si tratta della scelta giusta...

Grazie ad Isa e soprattutto a Chia per il supporto morale e la stima reciproca, e un immenso grazie all'eccezionale Titta per la pazienza e la disponibilità per un'intervista durata per giorni! Un bacione a tutti, Cristiano