Daniele Bossari, la drammatica rivelazione: “Per curare un tumore alla gola ho fatto mesi di chemio e radioterapia, sono vivo e lo posso raccontare”

Il vincitore del Gf Vip 2 ha confessato che la sofferenza vissuta negli ultimi mesi gli ha permesso di rivedere la sua scala di priorità nella vita

Linda Settembre 5, 2022

Daniele Bossari, la drammatica rivelazione: “Per curare un tumore alla gola ho fatto mesi di chemio e radioterapia, sono vivo e lo posso raccontare”

Daniele Bossari, dopo un lungo periodo lontano dai social, è tornato su Instagram a spiegare i duri motivi della sua assenza.

Il vincitore del Grande Fratello Vip 2, storico conduttore di Top of the Pops, ha lasciato senza parole i suoi follower con una dichiarazione inaspettata. Da tempo Daniele parlava dei suoi problemi di salute come degli ostacoli insormontabili: depressione, tristezza e la lotta contro la celiachia sin dai tempi dell’adolescenza. Poi, nelle ultime ore, la rivelazione della sfida più grande che ha dovuto affrontare e che sta affrontando tuttora nella vita, quella contro un tumore alla gola:

Il primo lunedì di settembre é il giorno in cui molti ricominciano la propria attività. Ma per me, il ritorno alla semplice routine quotidiana, assume oggi un significato di rinascita. Per spiegarvi cosa mi é successo, utilizzo il dodicesimo arcano dei tarocchi: “l’appeso”, perché rappresenta perfettamente la condizione in cui mi sono ritrovato. Mi é apparso in sogno in una notte di primavera, mentre cercavo di dare un senso alla sofferenza fisica che stavo provando durante i mesi di chemio e radioterapia, per curare un tumore alla gola. Sono vivo e ve lo posso raccontare. Nell’impossibilità di sfuggire al dolore, ho dovuto accettarlo. Appeso al filo del destino, ma con totale fiducia nella scienza medica, ho attraversato la tempesta.

Mentre i medici curavano il mio corpo, cercavo di curare la mia anima mettendo in pratica quegli insegnamenti dettati da tutti i libri letti, i testi spirituali, le meditazioni. La ricerca interiore doveva trovare un senso a quello che mi stava capitando. “L’appeso” é colui che si svuota per divenire recipiente di forze luminose. Questa malattia ha rappresentato per me una potentissima forma iniziatica, obbligandomi a disintegrare il mio ego, sgretolando ogni certezza, permettendomi di revisionare la scala dei valori: quali sono le vere priorità? La prima é l’amore. L’amore che ho ricevuto dalla mia famiglia e dalle persone a me care. L’aiuto, la presenza, il sacrificio di chi mi é stato accanto.

E poi l’amore per la vita in sé. Di fronte allo paura della morte ogni cosa diventa più vivida. A volte bisogna attraversare il dolore per comprendere la felicità. Ora lo so bene. Voglio ringraziare i medici e lo staff dell’Ospedale San Raffaele di Milano, la mia famiglia e gli amici che con pazienza mi sono stati vicini in tutti questi mesi, dandomi la forza di affrontare questa battaglia. Avrò modo di dirvi tutto, perché penso che la condivisione del racconto dia conforto a chi sta passando momenti delicati simili al mio, e allo stesso tempo mi aiuta ad alleggerirmi, lasciando spazio ad una vita nuova. Grazie a tutti voi per l’affetto.

 

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