Daria Bignardi confessa: “Al Grande Fratello avevo un contratto per tre anni, ma pur di non fare la terza edizione…”

La conduttrice ha poi dedicato un pensiero a Pietro Taricone: “Con lui c’era un’intesa particolare”

Carola Giugno 24, 2024

Daria Bignardi confessa: “Al Grande Fratello avevo un contratto per tre anni, ma pur di non fare la terza edizione…”

Negli ultimi mesi, Daria Bignardi è tornata spesso a parlare della sua esperienza nelle vesti di conduttrice del Grande Fratello, il reality show di Canale 5 che ha condotto per le prime due edizioni.

Di recente, infatti, la giornalista, intervistata da Caterina Balivo nella trasmissione di Rai Uno La volta buona, ha raccontato il modo in cui è stata reclutata per condurre un programma come il Gf, che all’epoca rappresentava una novità assoluta in Italia:

Il primo Grande Fratello è stato un grande affresco sociologico, ha cambiato il modo proprio di fare televisione. Lo guardavamo tutti, avrei preferito infatti forse vederlo dal divano. lo facevo Tempi Moderni che era il primo programma che ho scritto, un talk show che andava in onda al sabato pomeriggio su Italia 1, ed era un programma molto contemporaneo. Ai tempi il direttore di Canale 5 era Giorgio Gori e pensò che per condurre il Grande Fratello ci voleva una giornalista esperta di cose di costume, di sociologia e me lo propose. All’epoca non ne sapevamo niente di questo programma, era andato in onda solo in Spagna, non avevamo idea di cosa ci trovavamo fra le mani e quindi accettai. Eugenio Scalfari scrisse che il Grande Fratello era il demonio, disse che i reality avrebbero distrutto la televisione. Quando Scalfari scrisse che era il demonio, pensai, il demonio è irresistibile… Devo farlo per forza!

Negli scorsi giorni, poi, Daria – intervistata nel podcast Tintoria con Daniele Tinti e Stefano Rapone – è tornata a parlare del reality, raccontando nuovi retroscena inediti: “Grande Fratello? Avevo un contratto per tre anni, dopo il secondo GF rimasi incinta pur di non fare il terzo!”.

Daria Bignardi ha poi parlato di Pietro Taricone, rivelando di avere avuto con lui un legame particolare: “Con Pietro Taricone c’era un’intesa particolare, era un ragazzo un po’ speciale”.

La giornalista ha anche svelato quale è stato il più grande errore fatto nella sua carriera:

Fare la direttrice di Rai3 è stato forse l’unico vero grande errore della mia vita. Ho accettato di farlo perché era un momento particolare, mi ero ammalata – una malattia seria – avevo fatto 4 cicli di chemioterapia. Mi arrivò la proposta: quando esci da una cosa così hai bisogno di non pensarci… e allora accettai questa follia di fare la direttrice di Rai3.

Per poi aggiungere:

Per carità, a Rai3 ho fatto anche cose belle, per esempio Sono Innocente, programma sugli errori giudiziari, o Stato Civile, sui matrimoni omosessuali. Le persone che lavoravano a Rai3 erano bravissime, ho fatto un sacco di amicizie. Ma proprio non era il mio ruolo. Io sono un’autrice, lì invece è un altro lavoro. Per lavorare in Rai devi avere gli anticorpi. Era una posizione di potere? Brutto! Io proprio non ci sto bene, non è il mio, ho fatto veramente molto fatica (… ) Alla fine mi sono dimessa, rinunciando al denaro.

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