Un'edizione del David Di Donatello decisamente particolare, quella che ieri sera è stata dedicata alla premiazione del cinema italiano. Dato il particolare momento storico che stiamo vivendo, a causa dell'emergenza epidemiologica, non poteva che essere stravolta anche la nota cerimonia di premiazione condotta da Carlo Conti, che si è svolta completamente in maniera virtuale, con il collegamento da casa dei vari protagonisti. Tra gli ospiti "virtuali" Roberto Benigni (candidato nella cinquina per il Miglior Attore Non Protagonista con il suo Geppetto), ma anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, attraverso un videomessaggio, ha esternato la propria vicinanza ai lavoratori del mondo del cinema, anche loro sofferenti a causa della terribile pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero: "Per ricostruire il nostro Paese sarà necessario tornare a sognare e a far sognare", ha detto Mattarella, "l’augurio è che la ripresa sia accompagnata, come accadde dopo la guerra con il neorealismo, da una nuova esplosione di creatività e di bellezza". Parole decisamente toccanti, che si sono andate a unire all'emozione dei vincitori.
A trionfare è stato Il Traditore di Marco Bellocchio, che narra le vicende di Tommaso Buscetta, mafioso e successivamente collaboratore di giustizia. La pellicola si è aggiudicata ben 6 premi su 18 nomination ed è stata riconosciuta quale Miglior Film.
La statuetta come Miglior Attore Protagonista è andata a Pierfrancesco Favino, raggiungo in diretta dalla moglie Anna Ferzetti per baciarlo e festeggiare insieme a lui.
Bellocchio è stato proclamato Miglior Regista, mentre il premio di Miglior Attore Non Protagonista è andato a Luigi Lo Cascio. Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo e allo stesso regista è andato il David per la Miglior Sceneggiatura Originale.
Cinque riconoscimenti, invece, per il Pinocchio di Matteo Garrone: scenografia, costumi, effetti visivi, trucco e acconciature. A Pietro Marcello e Maurizio Braucci è andato il David per la miglior sceneggiatura non originale, per il lavoro che hanno fatto su Martin Eden e a Phaim Bhuiyan è stato dato il riconoscimento come Miglior Regista Esordiente per Bangla.
Tre statuette, quindi, per Il Primo Re di Matteo Rovere: fotografia, montaggio sonoro e produzione. E tre David sono andati anche a La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek: quello come Miglior Attrice Protagonista per Jasmine Trinca, il premio al produttore e quello come Miglior Canzone Originale, attribuito ad Antonio Diodato, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo.
Tra gli altri riconoscimenti figurano quello tributato a Valeria Golino come Miglior Attrice Non Protagonista in 5 è il numero perfetto di Igort.
Che ne pensate di queste premiazioni?