Dawson’s Creek, James Van Der Beek racconta il momento in cui ha scoperto di avere un tumore: “Ero sotto shock, un incubo!”

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James Van Der Beek, celebre volto di Dawson's Creek, ha condiviso pubblicamente la sua esperienza dopo la scoperta del cancro al colon-retto al terzo stadio, una diagnosi che ha ricevuto lo scorso agosto. Durante un’intervista a Good Morning America, l’attore ha rivelato come questa scoperta abbia cambiato la sua vita, lasciandolo inizialmente in uno stato di shock e smarrimento:



Ero terrorizzato. Pensavo di vivere in modo sano e avevo grandi progetti per il futuro. Improvvisamente, tutto è cambiato. È stato come un incubo.

Nonostante la difficoltà iniziale, Van Der Beek ha deciso di affrontare la situazione con ottimismo, grazie al supporto della moglie Kimberly e dei loro sei figli:



Questa esperienza mi ha costretto a riconsiderare la mia vita. Farò dei cambiamenti che, tra trent'anni, mi faranno dire: ‘Grazie a Dio che è successo'.

L’attore non si è limitato a combattere la sua battaglia personale, ma ha anche avviato una campagna di beneficenza per sostenere le famiglie colpite dai costi onerosi delle cure oncologiche. Ha messo in vendita cimeli autografati, tra cui maglie ispirate al suo personaggio nel film Varsity Blues, devolvendo il 100% dei proventi netti a sostegno di chi affronta sfide economiche legate alla malattia. Ha scritto  l'attore sui social:



Voglio aiutare altre famiglie a superare il peso finanziario del cancro, incluso il mio.

Van Der Beek ha sottolineato più volte il ruolo centrale della famiglia nel suo percorso di cura. Ha elogiato sua moglie, descrivendola come una “superdonna” e ringraziandola per il sostegno incondizionato. I suoi sei figli sono stati per lui una fonte costante di forza e motivazione:

Mi sento incredibilmente fortunato ad avere loro accanto in questo momento difficile.

La testimonianza dell’attore getta luce su un problema spesso trascurato: l’impatto finanziario delle malattie gravi negli Stati Uniti. La sua decisione di trasformare un momento personale di sofferenza in un’opportunità di sensibilizzazione dimostra un grande coraggio e una visione altruistica.