È diventata mamma lo scorso 17 agosto Diletta Leotta. La conduttrice di DAZN ha dato alla luce la piccola Aria, nata dalla relazione con il portiere del Newcastle Loris Karius.
Un bellissimo regalo di compleanno per la Leotta che ha festeggiato tenendo fra le sue braccia la bellissima bimba.
Dopo qualche giorno di relax, Diletta ha ripreso parte dei suoi impegni lavorativi, e di recente ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.
Diletta ha spiegato che ha sempre desiderato avere dei figli, ma non aveva ancora stabilito quando:Era la vigilia di Natale ed ero a Catania, dove sono cresciuta, e mentre ero a fare un pranzo con i miei amici al sole ho bevuto una birretta e ho pensato: che sapore orrendo, e subito mi sono detta qui c’è qualcosa che non va. Così ho comprato il test che è risultato positivo, ed è stato totalmente uno choc. Un momento di gioia, poi paura, poi subito dopo dicevo: e ora come faccio? La reazione di Loris è stata la cosa che mi aiutato di più: eravamo in video chiamata, lui era in Inghilterra. Io ero in panico, lui tranquillissimo, felicissimo.
Diletta ha parlato di com'è nata l'idea del podcast sulla maternità:Io ho sempre desiderato averne, arrivo da una famiglia molto numerosa e molto presente e ho sempre pensato che questo fosse uno step che volevo fare nella vita. Ma non avevo stabilito quando, anche perché a 32 anni oggi in Italia ti senti giovanissimo.
Anche per tutte le amiche che frequento in una città come Milano, fare un figlio non era la priorità: la priorità è il lavoro. Invece adesso ho aperto da un po’ le danze e sto cercando io di fare terrorismo psicologico su di loro, in modo tale che anche loro cambino stile di vita e seguano me.
La Leotta ha raccontato come sta vivendo questi primi giorni da mamma:Quando ti succede, hai desiderio di sentire tutte le esperienze. Proprio perché credo che non ci sia niente di più personale di una gravidanza, è stato un esperimento bellissimo fare quel podcast.
Ha poi confessato cosa le faceva paura durante la gravidanza:Sto ancora prendendo le misure, ma spero di essere una buona mamma. Senza rinunciare a me. E senza restare da sola: è importante avere il papà vicino, l’aiuto di mia mamma, la puericultrice... Sono tutti importanti in questa fase.
La conduttrice ha spiegato che non potrebbe mai rinunciare al lavoro:Il non sapere cosa sarebbe successo, come sarebbe cambiata la mia vita. Il podcast mi ha aiutata, perché ho capito che non ero sola, che tutti hanno le loro paure e i loro dubbi. Canalis, per esempio, è stata molto onesta: non è facile ammettere che non tutto della gravidanza è bellissimo. Io l’ho gestita in maniera abbastanza serena. Ci sono stati momenti in cui ho sentito di avere un’energia in più, di essere invincibile e indistruttibile, e altri in cui non stavo in piedi e mi dava fastidio non essere performante al 100% come sempre. Nell’ultima fase invece mi sono sentita ingombrante, lenta, per fare un metro ci mettevo 10 minuti, e questo tipo di cambiamento fisico mi è pesato. Sempre nel podcast, la calciatrice Alice Pignagnoli ha raccontato delle difficoltà oggettive che ha avuto e delle rinunce che ha dovuto fare: io in questi racconti mi sono ritrovata, perché accettare la gravidanza è un processo bello ma lento.
Diletta ha confessato quanto sia stato importante per lei avere Loris accanto durante la gravidanza:Il lavoro per me è fondamentale. So che la mia vita cambierà in molte cose e mia figlia sarà il primo pensiero in tutto, però cercherò di organizzarmi in modo che possa condividere con me le cose che mi piace fare. A Loris per esempio avevo detto che mi sarebbe piaciuto viverci di più “noi”, lui però mi ha risposto che sarà bello fare le cose in tre, come i viaggi e le vacanze. Quindi non la vedo come una rinuncia ma come un’opportunità di avere un pensiero bello in più nella vita.
I valori che tramanderà ad Aria:Sì, è stato fondamentale. Pensate che quando l’ho visto ho subito pensato che sarebbe stato lui il padre dei miei figli. La nostra è una storia moderna ma anche tradizionale, proprio come me.
Il valore della famiglia sicuramente. Credo che non farò molta fatica, dato che mio fratello vive a Milano, un piano sotto di me, e ha avuto Sveva, due mesi prima di Aria. Per chi come me è siciliano e vive a Milano questo è uno dei temi più complicati da gestire, perché la famiglia è lontana. Poi certo, anche la libertà, il rispetto. Tutti valori fondamentali che spero di poterle trasmettere.