Lorenzo Lazzarini, il personaggio interpretato da Gianmarco Saurino in Doc- Nelle tue mani, ieri sera è stato protagonista di una morte inattesa. Proprio alla ripartenza della seconda stagione, il dottore è venuto a mancare. Ma a generare grande scalpore è stato il suo decesso dovuto al Covid. Lazzarini è il primo medico di una serie tv a morire di coronavirus.
Ecco cos'ha raccontato l'attore al Corriere della Sera:
Mostrare quello che è successo a tanti tra dottori e personale sanitario, in tempi così recenti e in una serie popolare come la nostra è una grossa responsabilità che sento fino in fondo. [...] Nasce proprio dalla volontà di rendere loro un piccolo omaggio.
La prima stagione era uscita durante il primo lockdown, un momento in cui si parlava dei medici come di eroi. Lì, abbiamo tutti iniziato a sentire il peso di quel camice. Ma poi quegli eroi sono stati anche mandati in prima linea, a morire, appunto. La rappresentazione di quei sacrifici in nome del Covid è diventata ancora più piena di significato. [...] Era giusto ricordare tutti gli operatori sanitari che in questo paese non ci sono più. Questa cosa è successa e non dobbiamo dimenticare che loro erano lì e cadevano affinché noi potessimo sentirci abbastanza protetti. È successo e succede ancora.
La nostra serie, più che altro, mostrerà a tante persone quello che è successo dentro gli ospedali, perché abbiamo cercato di mostrarlo nel modo più fedele possibile. A me quelle immagini hanno fatto venire la pelle d’oca. Se nella prima stagione abbiamo cercato di far capire cosa vivono i medici, al di là dell’apparenza, in questa il tentativo era mostrare come si muovono in un periodo storico così drammatico. Dopodiché, chi vede il male in qualsiasi cosa lo vedrà persino in “Doc”.
Gianmarco ha spiegato anche la decisione di abbandonare la serie di successo in questa seconda stagione.
C’è stata una comunione d’intenti. Dopo tanti anni di lavoro nelle serie di LuxVide e della Rai, a cui devo tutto, avevo voglia di iniziare un percorso diverso. Penso al cinema, soprattutto. Dopodiché è una scommessa sia per me che per loro, che hanno scelto di togliere uno dei personaggi principali in questo modo. Me ne vado come Lippi dopo che l’Italia vinse i Mondiali.
Tanti sono i nuovi progetti:
In contemporanea con Doc ho girato Summit Fever, un piccolo film internazionale. Poi ho concluso le riprese di I viaggiatori, di Ludovico Di Martino, un fantasy per cui ho preso dodici chili. In parallelo, voglio riprendere il teatro dopo gli anni di fermo per la pandemia. Mi ero dato come tappa i trent’anni per portare in scena Shakespeare per le prima volta.