Dolcenera rivela: “E’ fantastico essere quella che va in un posto e fa casino. Io sono me stessa e rompo gli schemi! Dal Festival Di Sanremo mi aspettavo di più…”

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Una personalità decisamente forte come quella di Dolcenera, al secolo Emanuela Trane, sapeva già che avrebbe diviso il pubblico accettando il ruolo di coach a The Voice Of Italy, eppure ha deciso di mettersi in gioco, di godersi l’esperienza e di mostrarsi in tutte le sue sfaccettature e, in un’intervista rilasciata a Blogo, ha raccontato quello che sta vivendo in questo periodo della sua vita:



Non riesco a dare ordine, tutto si accavalla e mi travolge. Adesso si avvicinano i momenti più impegnativi sia per me che per i miei ragazzi di The Voice. Noto che c’è troppa empatia fra noi, devo staccarmi un attimino. L’ho presa troppo in maniera personale, devo stare attenta altrimenti le emozioni di questi ragazzi mi travolgono.

Si era ripromessa di non tornare più in tv, ma alla proposta di Tvoi non ha saputo dir di no:



E’ una rivincita. E’ figo dissacrare la tv. […] E’ fantastico essere quella che va in un posto e fa casino. Ma non lo faccio apposta, sono me stessa - la me stessa allegra e piena di entusiasmo - e rompo gli schemi. La visione che ho di me attraverso la televisione mi piace.

E a coloro che credono che sia finta, Emanuela ha risposto:



Non è possibile, non potrei fingere. Io ho sempre diviso. Non sono un personaggio popolare alla Max Pezzali e non lo sarò mai. Durante la mia carriera ho trovato gente che mi ama alla follia perché mi ha capita fino in fondo e gente che mi odia. Anche fra i telespettatori di The Voice c’è chi crede che io sia sincera e una con le palle, e poi ci sono quelli che mi disprezzano. Mi odiano perché: non sto composta e parlo troppo (‘devi avere un contegno’). Posso lanciare un messaggio a questi buonisti che pretendono in formalismo in televisione? […] Diciamogli pure che non capiscono l’autoironia e non capiscono come provare a viversela in maniera allegra.

Sicuramente, però, la Trane non vive per nulla male le critiche:

Mi fanno ridere. Ogni volta penso che non possano esistere persone così. Invece esistono e allora rido.

L’esperienza a The Voice ha fatto uscire lati inediti di Dolcenera, tra cui la ‘signorina rottercazzer’:

La rottercazzer esiste da prima di The Voice, sono stati i miei musicisti a darmi questo nomignolo che in in tv è diventato rottermazzer: è la parte più precisina di me, è quell'insegnante che all'apparenza ti sta antipatica ma poi ti dice grandi verità. […] Tutti sono così, non sono io ad essere particolare. Tutti hanno un lato più ironico, introverso, buono, cattivo o antipatico. E’ la normalità e sai cosa mi stupisce? Mi stupisce che sia la normalità a stupire. Ho pianto, sì, ma erano giusto due lacrime. Ne sono scese molte di più a telecamere spente. Non volevo piangere in tv perché, diciamocelo, è un attimo trash. Lo dico a me stessa e mi rimprovero. Soprattutto diventa trash quando il mezzo televisivo gli dà un peso superiore rispetto a quello che ha in realtà. La televisione è così: dà un peso enorme a qualsiasi cosa. Dici una frase anche innocua e ottiene cento volte il peso che avrebbe nella vita normale.

Ha poi precisato di non voler assolutamente screditare Mika con un’affermazione che le è sfuggita nel corso di una puntata:

Avevo fatto un complimento ad un ragazzo con un falsetto interessante. ‘C’hai una voce che Mika se la sogna’, gli avevo detto. Voleva essere solo un complimento al ragazzo.

Per quanto riguarda i cantanti della sua squadra, la coach ha spiegato:

Nonostante tanti escano presto, io cerco di farli fare una bella figura e non metterli in difficoltà. Cerco di raccontare loro tutto quello che posso sapere, cerco di capire come è il loro animo e capire cosa possono tirare fuori da un’interpretazione. Facciamo delle sorte di sedute di psicanalisi per tutti i ragazzi. Sono stata presente anche quando non dovevo, la produzione potrà confermare.

Non è mancato l’accenno al suo nuovo singolo, 100 mila watt:

E’ la rappresentazione di come sto andando in questo periodo. Ed è anche la metafora di come un silenzio può suonare più di un urlo.

Dolcenera, poi, ha fatto accenna alla sua partecipazione di quest’anno alla 65esima edizione del Festival Di Sanremo:

E’ stato un Sanremo diverso, ci sono state le registrazioni di The Voice in mezzo e questo mi ha permesso di non dare troppo peso alla gara sanremese. Non ho avuto attacchi d’ansia come se tutto il mondo e la tua vita dipendesse da Sanremo. Infatti ho fatto belle esibizioni, sembravo un’artista ospite (ride, ndr). […] Mi aspettavo di più per la canzone. Era talmente tanto elegante ed estranea dal mondo pop che meritava complimenti. Non io, ma lei. L’unica cosa è che sembrava un brano fuori gara, infatti mi sono piazzata come mi sono piazzata.

Che ne pensate delle sue parole?