Don Antonio Mazzi: “Fabrizio Corona ubbidisce e riga dritto”. Ecco la sua giornata in comunità!
Edicola Agosto 8, 2015
Da quando è un detenuto affidato alla comunità Exodus di don Antonio Mazzi dopo due anni e otto mesi di reclusione, l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona esce di rado, parla poco, si è reso quasi invisibile. In queste immagini rubate alla comunità si può vedere la nuova vita di Fabrizio e sono immagini forti, sorprendenti, molto lontane dal Corona del lusso sfrenato tra locali, macchine di lusso e belle donne. Il “protocollo del detenuto Corona” lo conduce una volta a settimana dalla comunità Exodus di Lonate Pozzolo a quella di Gallarate, dove trovano accoglienza una trentina di profughi nigeriani. Una stanzetta piena di fogli, giornali, indumenti e libri. Alle 7 suona la sveglia e Fabrizio fa colazione con loro; poi un’ora di palestra con i pochi attrezzi a disposizione, ma che sono un lusso rispetto alle bottiglie riempite di sale e ai manici di scopa che usava per allenarsi dietro le sbarre. Inoltre, l’allenamento è considerato un’attività di reinserimento di ogni detenuto della comunità. Poco dopo, si prepara per andare a Gallarate, dove lo attendono gli amici nigeriani. Per le prime ore si studia: Fabrizio sa usare il computer e lo insegna a chi non ne ha mai visto uno; poi si raccontano le proprie storie. Lingua comune: l’inglese. Alle 13.30 viene servito il pranzo, alle 13.40 si pranza e nei turni per dividersi i compiti, oggi tocca proprio a Corona lavare i piatti! Nel pomeriggio il gruppo si dedica a quella che viene definita ‘socializzazione’: si gioca a dama, scacchi o calcio. La cena viene servita alle 18,30 e quando è terminata, Fabrizio torna a Lonate Pozzolo. La sera, si dedica alle attività di recupero, legge giornali, le mail, che può ricevere normalmente, e scrive tanti progetti che potrà realizzare quando sarà libero. Poi, nel fine settimana, viene a trovarlo il suo fan più grande, suo figlio Carlos Maria. In quei momenti, Fabrizio fa il papà e al contempo torna bambino, strapazza di coccole il figlio e chiacchiera con lui. “Ammetto che si sta comportando bene” commenta don Mazzi. “Rispetta gli orari e gli obblighi previsti dal protocollo della comunità. Non si lamenta (e ci sarebbe!) quando c’è da lavare i bagni o cucinare, non fiata se deve partecipare ai lavori di ristrutturazione della sede. E’ molto affezionato a Neve, un cane bastardino che non si stacca mai da lui. Per un buon 40% è migliorato, ha capito che deve stare defilato e lo fa. Non possiamo impedire ai fan di venire ad urlare il suo nome o ai paparazzi di appostarsi, ma lui riga dritto. Quando io parlo, quando mi arrabbio, lui mi ubbidisce. Io prego per lui e per gli altri detenuti. Oggi Corona è felice. Credo che gli manchi l’amore, ma una donna, una ragazza, magari ce l’ha già. Non sarebbe reato“.
Fonte: Chi
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