Elena Santarelli: “Marilyn Monroe è un mito, io no”
Edicola Dicembre 16, 2013
“Era lo scorso gennaio, una domenica grigia, una giornata negativa. Mi squilla il telefono ed era il regista Alessandro D’Alatri, che avevo conosciuto sul set del film Commediasexi: “Ciao Elenina, ho un bel progetto per te, ne parliamo?”. Esordisce così l’ex naufraga Elena Santarelli. “Lei è la vera sorpresa del nostro show: molti arriveranno col dito puntato contro di lei, ma lei è la Marylin Monroe nostrana” commenta Massimo Ghini, suo collega a teatro nella commedia musicale Quando la moglie è in vacanza, da cui è stato tratto anche un film, in cui c’era appunto Marylin. “Il progetto mi è subito piaciuto, ma ho avuto paura: io Marylin? Per carità non scomodiamo i mostri sacri! D’Alatri mi ha spiegato subito che saremo distanti…E ci mancherebbe pure! Però le storie si incrociano: lei interpretava una ragazza della provincia di New York, io una della provincia di Latina, con un marcato accento e la voglia di sfondare nella tv e nel cinema. Una storia non molto diversa dalla mia: a 16 anni ho preso la valigia e sono partita per Milano a cercar fortuna”. Ghini, invece, commenta così: “Io ci metto molta testa e poca fisicità e riesco ad alzare il livello dal punto di vista teatrale. Non si offenda nessuno, ma è così. Legare questa commedia all’immagine di Monroe è superficiale. Io la definirei una commedia pop a tinte alte. Il tema è l’ipocrisia: c’è questo signore la cui moglie è in vacanza che incontra la donna bellissima e cede alle sue debolezze”. La Santarelli rivela poi: “Ho investito molto in questo progetto. Massimo mi ha aiutata e io lo osservo anche quando non siamo in scena. Per tenere il mio bambino di 4 anni ho chiamato le nonne e la tata. Certo la sera quando sono in hotel e vedo la foto di mio figlio Giacomo e del mio compagno Bernardo una lacrimuccia mi scende, ma sono una privilegiata, faccio un bel lavoro e mi sento gratificata. Mi chiedo cosa fa Bernardo mentre io sono un tournée: se fa come il protagonista della storia, gli spezzo le gambine!”. Infine, quando gli si chiede se è contento di aver condotto Miss Italia su La7, Ghini risponde: “Sono contentissimo e convinto che lo rifaremo. Anche in quel caso ho vinto, perché ho fatto una battaglia contro l’ipocrisia. Hanno definito Miss Italia il mercato delle carni, invece è la più bella festa d’Italia: molto meglio dei bambini truccati che cantano fino a tarda ora in tv. Per quelli rabbrividisco”.
Fonte: Chi
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