In queste settimane, Elisabetta Gregoraci sta affrontando una nuova sfida: interpreterà la spia Mata Hari in un'avvincente pellicola in preparazione incentrata sulla danzatrice e agente segreto olandese. Intervistata, la showgirl dichiara: "Ho preso a cuore questa sfida professionale e ho studiato sodo. Il film è ambientato nel 1917. I dialoghi sono parecchio lunghi e complicati e mi sto misurando con un copione voluminoso e impegnativo. Mi sono immedesimata in lei e nel suo travaglio interiore. Le muore un figlio, mentre l'altra figlia le viene portata via. Racconteremo, insomma, una Mata Hari bella e profonda, che ha amato più di quanto sia stata ricambiata. E' proprio la sofferenza relativa ai propri figli quella che mi ha scosso di più. E non potrebbe essere altrimenti, visto che sono mamma anch'io. Anch'io sono una donna coraggiosa: la vita mi ha dato tanto, ma mi ha anche tolto parecchio. Penso, per esempio, alla sofferenza legata alla perdita di mia madre. Sono cresciuta in fretta e in più occasioni sono stata chiamata a dimostrare la mia forza". Nel film, a recitare al suo fianco sarà il grande attore John Savage. Quando le si chiede che effetto le fa, la conduttrice di Made in Sud risponde: "E' un attore straordinario, che ha lavorato con grandi registi e interpreti di fama mondiale. Per il mio debutto al cinema non avrei potuto chiedere compagno d'avventura migliore. Sto imparando tanto recitando al suo fianco. Però quest'anno, proprio perché ero sul set, per la prima volta non avrei potuto assistere alla recita natalizia di mio figlio Nathan Falco. Ci tenevo tanto ma non mi sono persa d'animo e sono riuscita ad esserci comunque! Ho chiesto alla regista la possibilità di avere una piccola pausa di 10 minuti. Lei me l'ha accordata così, tramite una videochiamata, sono riuscita a non perdermi la recita del mio bimbo. Seppur lontana fisicamente, in questo modo era come se fossi lì".
Ma a brevissimo, Elisabetta vivrà anche un'altra gioia, non professionale: "E' vero, sono emozionatissima, mia sorella Marzia sta per farmi diventare zia per la seconda volta e, finalmente, dopo due maschietti, mio figlio Nathan e mio nipote Gabriel, è in arrivo una femminuccia nella nostra famiglia. Anche lei, come me, ha ricevuto molti consigli sull'utilità della conservazione del sangue cordonale e della placenta. E' importante avere al proprio fianco dei professionisti seri e competenti. Anch'io mi ero documentata sul tema e avevo capito l'importanza di non sprecare questa importante opportunità che ci offre la scienza. Il messaggio che vorrei lanciare a tutte le donne è proprio quello di donare, oppure conservare, le cellule staminali perché un domani potrebbero essere utilissime in caso di problemi di salute. Mio figlio Nathan è emozionato e felice per l'arrivo della cuginetta: ha precisato che, anche se non è un maschietto, le regalerà le sue armi giocattolo...Ma rigorosamente rosa!"
Fonte: Top