Elisabetta Gregoraci ora può dirlo: “Presto darò un fratellino al mio Nathan!”

Anche se ama molto il lavoro in tv, Elisabetta Gregoraci confessa la sua immensa felicità per il momento che sta vivendo a casa insieme a Nathan Falco, il figlio nato dall'unione con il marito Flavio Briatore. "Il mio piccolo mi dà quella carica in più che prima non avevo. E, da quando c'è lui, io ho molta più voglia di fare le cose" ammette la showgirl calabrese. In occasione del premio Fabula, la kermesse organizzata a Bellizzi, vicino a Salerno, e dedicata al la scrittura per ragazzi, di cui era madrina, la Gregoraci si presta ben volentieri alle domande dei suoi interlocutori, tanti bambini curiosi. Intervistata da Nuovo, invece, rivela la sua ricetta per essere al tempo stesso una mamma affettuosa e una donna di successo: "Cerco di fare al meglio le due cose: è questo il segreto per far convivere lavoro e famiglia. Devo ammettere di essere una mamma molto ansiosa, perché mi preoccupo per ogni cosa. Amo follemente mio figlio Nathan Falco e non riesco a lasciarlo neppure per un secondo. Sono sua madre, ma anche sua amica e complice. Me lo porto ovunque. Adesso ha cominciato anche la scuola e, se il lavoro mi costringe ad allontanarmi, cerco di non mancare mai più di un giorno da casa". Quando le si chiede se gli regalerà presto un fratellino o una sorellina, la conduttrice di Made in Sud risponde: "Me lo chiedono tutti, ma in realtà è lui che decide! In questi anni gliel'ho sempre chiesto e la risposta è sempre stata: 'Solo, mamma, voglio restare s0lo'. In realtà io adoro i bambini e, da buona donna del Sud, ne farei anche dieci. Ma è anche vero che dopo Nathan ho preferito aspettare un po'. Un altro bimbo subito dopo avrebbe, inevitabilmente, tolto tempo all'uno o all'altro. Io invece ho voluto dedicarmi totalmente a lui. Adesso ho cambiato idea. E quindi, magari tra un pochino siamo pronti, dai! Facciamo questa stagione di Made in Sud e poi vediamo". All'inizio le malelingue avrebbero scommesso ben poco sul suo matrimonio con Flavio Briatore. Invece, dopo sette anni, sono ancora più legati. Quando glielo si fa notare, Elisabetta risponde: "Sì. E a tutti quelli che mi chiedono se mi ha agevolato o meno sposare Flavio, rispondo che non è stato assolutamente facile. E molto più grande di me e, quando ci siamo conosciuti, io facevo già tante cose importanti. Ho dovuto crescere in fretta per entrare nel suo mondo e non è stato semplice. Ma l'amore vince sempre, su tutto. Flavio è sempre tanto impegnato e devo ammettere che è un musone. In casa lo chiamo gufetto perché non sorride mai ed è sempre pensieroso. E quello serio della famiglia. Io e Nathan, invece, siamo due giocherelloni". Quanto al libro di favole che ha scritto, la Gregoraci spiega: "Racconto favole a Nathan fin da quando ero incinta, infatti è stato lui a spronarmi. Mi ha confessato di non riuscire a dormire. L'idea che Cappuccetto rosso sia mangiata dal lupo o che Hänsel e Gretel siano in pericolo lo spaventavano. Mi ha detto: “Perché non fai tu le favolette?". Così ho iniziato a inventarle, le ho scritte e raccolte in un libro". Mentre sul suo lavoro di conduttrice del fortunato programma comico Made in Sud, dice: "Sono stata riconfermata anche per questa stagione, solo che invece di cominciare a settembre riprenderemo a febbraio. Sono molto contenta di poter fare questo show: regalare un sorriso a chi ci guarda mi rende felice. È la mia seconda famiglia, con Gigi, Ross, Fatima Trotta e tutti gli altri stiamo insieme per tre giorni alla settimana. Proviamo da mezzogiorno a mezzanotte senza mai fermarci. Siamo davvero un grande team. Mi hanno chiesto di condurre Colorado, ma ho già detto di no. Voglio restare a Made in Sud". E poi c'è la sua attività di volontariato, soprattutto in Africa: "Ho conosciuto questa realtà grazie a mio marito. E uno dei posti più bisognosi del mondo. Lì, insieme a Flavio, abbiamo messo in piedi orfanotrofi e scuole... Io voglio meritarmi un posticino in Cielo, se ci riesco. Sono credente, prego tanto. Quando ero piccola andavo con mia sorella e la mia mamma, che purtroppo non c'è più, in un santuario nella mia Calabria. Si chiama la Madonna dello Scoglio di Caulonia e lì, oltre quarant'anni fa, è apparsa più volte la Vergine. Adesso è meta di pellegrinaggi, io sono molto legata a quel posto, tanto che sto cercando di raccogliere fondi per riuscire a ingrandire il santuario e, in futuro, realizzare anche un ospedale per anziani nelle vicinanze. Speriamo, perché per me significa davvero molto poter realizzare un progetto del genere. Purtroppo siamo troppo presi da tutto quello che facciamo, non abbiamo mai tempo per fermarci a riflettere. Lo dico spesso anche a mio marito, sempre in giro, indaffarato in mille cose. A volte gli chiedo: 'Ma perché non ti fermi un secondo a pensare? A goderti le cose vere della vita? I valori semplici, quotidiani?'. Purtroppo io ho frequentato per tanto tempo gli ospedali, a causa della malattia di mamma e ho capito che la vita è una sola. Soprattutto ho imparato che chi è più fortunato deve donare un po' di questa fortuna anche agli altri. E, appena posso, lo faccio".



Fonte: Nuovo