‘Gf Vip 3’, Enrico Silvestrin al vetriolo contro gli autori ed alcuni dei suoi ex compagni: “È evidente che ci siano dei preferiti! Vinceranno Le Donatella perché…”
Stefania Novembre 17, 2018
Enrico Silvestrin è stato uno dei pochi concorrenti ad offrire punti di discussione nella Casa del Grande Fratello Vip 3, ma il suo temperamento sembra non esser stato apprezzato particolarmente dal pubblico, che ha votato per eliminarlo alla quarta puntata. Dalle accuse di omofobia agli scontri con Eleonora Giorgi e Valerio Merola si è sempre difeso con forza, mostrando di non aver paura ad esprimere il suo punto di vista.
Proprio come ha fatto lunedì scorso, insieme ad Elia Fongaro, dopo l’abituale appuntamento con il reality show, quando ha tacciato gli autori di aver utilizzato due pesi e due misure nell’affrontare due situazioni similari (QUI il post in cui ve ne abbiamo parlato). Secondo i due ex gieffini, questi non avrebbero trattato gli inquilini allo stesso modo, facendo un parallelismo tra il momento in cui al centro dell’attenzione vi era l’ex velino di Striscia La Notizia per la discussione con Francesco Monte e quello in cui si parlava dell’accesa lite tra Alessandro Cecchi Paone e Le Donatella, accreditate per la vittoria finale. A detta loro, ci sarebbe stata una differenza anche su Benedetta Mazza e Stefano Sala, che durante la permanenza a Cinecittà si sono molto avvicinati, suscitando la rabbia della fidanzata del modello, Dasha Dereviankina.
Raggiunto dai microfoni di Fanpage.it, il veejay romano ha avuto modo di chiarire le sue dichiarazioni.
Partiamo dal presupposto che il mio tono è scherzoso, però è anche vero che esistono aspetti di cui sono convinto. Ho denunciato io per primo una sorta di doppiopesismo. Ci sono dinamiche televisive che conosco bene e so leggere le intenzioni autoriali. Con gli autori del Gf abbiamo un grande scontro. Ieri, dopo che ho postato quello che ho postato, uno di loro è venuto da me e mi ha detto che non è vero che ci sono trattamenti di favore. Gli ho risposto che è un dato innegabile. È evidente che nel racconto degli autori ci siano dei preferiti. Voglio sperare di avere partecipato a un gioco regolamentato, non voglio pensare il contrario. Parte delle nostre carriere dipendono da questo, anche il solo fatto di restare di più nella Casa avrebbe portato un maggiore beneficio economico. Sono uscito con le persone che da fuori gridavano allo scandalo, al complotto, e tutto sommato va bene così. Al Gf resiste un microcosmo che espelle tutto ciò che non gli appartiene. Adesso serviranno due puntate per cacciare fuori sia Lory Del Santo che Ivan Cattaneo, poi seguirà Jane e poi ci sarà una sfida tra Walter Nudo e Andrea Mainardi. Non voglio prendere a esempio al puntata in cui c’è stata un’ora di processo a Elia. Prendiamo la puntata di ieri. Nella prima ora ci si è occupati dei tre nominati, a televoto aperto. Ad Alessandro Cecchi Paone è stato dedicato il 65% del tempo in negativo, è stato contrapposto nella sua sgradevolezza a quelle che sono, secondo me, le vincitrici annunciate, Le Donatella. È chiaro che si è creato un grande cattivo, e quel grande cattivo il pubblico ha dimostrato di non volerlo nella Casa. Si apre il capitolo Stefano Sala, giudicato senza moralismi a differenza di quanto accaduto con Elia e Jane. È stato descritto quasi come un eroe innamorato e rispettoso della compagna. Il bilancio, quindi, pendeva decisamente a sfavore di Cecchi Paone. Secondo te, chi poteva uscire? Altra cosa singolare: la settimana scorsa ho dovuto chiedere a loro se si fosse verificato qualche problema di cui non ero a conoscenza, perché non ero stato mai nemmeno inquadrato. Ci sono delle cose inconfutabili e che anche loro hanno dovuto ammettere nella questione dei trattamenti diversi. Di me è stato raccontato solo il peggio: un episodio accaduto fuori e tutta la questione legata a Valerio Merola. Lui con toni pacati ha offeso le donne ma si è scelto di fare il processo a me e non a lui. Non c’è una motivazione. Semplicemente, hanno sprecato il materiale che avevano. Se fai il processo a me è chiaro che mi accompagni all’uscita. Se fai un processo di un’ora a Elia, poi non ci si lamenti del fatto che è uscito uno forte, perché quello forte lo hai fatto uscire tu.
Ma Enrico aveva anche parlato in termini negativi della liason tra il 27enne vicentino e la Alexander, che attualmente è ancora in gara, facendo riferimento alla sua situazione familiare (QUI i dettagli): ad oggi, però, si è ricreduto ed ha fatto dietrofront in merito alle sue dichiarazioni.
Quella è stata una cazzata. Ero molto colpito dall’atteggiamento di Jane che non ho condiviso. Prima che io uscissi, la mia compagna mi aveva portato un messaggio di Gianmarco per Jane. Le dissi: “Gianmarco dice che ti ama da morire”. Lei scoppiò in lacrime. Nel giro di una settimana siamo passati dalle lacrime all’indifferenza. Forse, se fossi rimasto dentro, avrei provato a farla ragione. Quando sono uscito c’è stata molta empatia con Gianmarco. L’ho conosciuto la serata della sorpresa col megafono. La proposta di matrimonio non era in programma, tanto è vero che dopo gli ho tirato le orecchie. Era rischioso rilanciare così dopo avere avvertito un rischio, e infatti la reazione di Jane è stata la peggiore. Quando ne abbiamo parlato, qualche tempo dopo, lui mi raccontò del disagio che stava vivendo Damiano. Vivevano insieme, Gianmarco stava accudendo non solo il figlio, ma anche il cane. Quando su Twitter si discuteva dell’argomento, io mi sono sentito di far presente che, oltre a Gianmarco ed Elia, a casa c’era Damiano. Ho fatto una cavolata, non sono fatti miei. Al rapporto con suo figlio ci pensa lei. Con Jane, se vorrà, ne discuteremo e se vorrà mandarmi a quel paese, lo capirò. Se credo al rapporto? Non lo so, sono fatti loro. Jane ha sentito di volere investire su questa relazione e io spero abbia avuto ragione. Se così non dovesse essere, si confronterà con se stessa per capire dove ha sbagliato. Non mi intrometterò più nei suoi rapporti, so di avere sbagliato a parlare di suo figlio. Però a differenza di Cecchi Paone io ne ho parlato volendo bene a Jane, lui ne ha parlato non volendo bene a nessuno.
Silvestrin ha le idee chiare, a trionfare saranno le gemelle Provvedi: “Perché vengono raccontate nel migliore dei modi possibile“, mentre chi non ha goduto del beneplacito della redazione è stato proprio il suo amico Elia, del quale si è detto più volte che fosse raccomandato da qualcuno di potente.
Ma se Elia fosse protetto, gli avrebbero fatto un’ora di processo in prima serata? Se fosse stato protetto, avrebbe vinto il Gf. Anzi, ci spiegasse Cecchi Paone chi lo ha messo lì, perché sembrava avere un disegno ben preciso. È andato contro tutti. Diceva cose importanti ma con una prosopopea assurda. Lì dentro non entrano i mestieri, entrano le persone.
Che ne pensate? Siete d’accordo con lui?
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