Eurovision 2023, l’Ucraina contesta la decisione dell’Ebu: “Possiamo organizzare il concorso in sicurezza”
I vincitori dell’ultima edizione della kermesse si oppongono alla scelta di non far svolgere il concorso nel loro Paese il prossimo anno
Lara Giugno 20, 2022
Pochi giorni fa l’EBU aveva emanato una nota ufficiale in cui dichiarava l’impossibilità da parte dell’Ucraina di ospitare l’Eurovision Song Contest:
A seguito di un’analisi obiettiva, il gruppo di riferimento, il consiglio di amministrazione del CES, ha concluso con profondo rammarico che, date le attuali circostanze, le garanzie di sicurezza e di funzionamento richieste per ospitare un’emittente, organizzare e produrre l’Eurovision Song Contest sotto le regole ESC non può essere soddisfatta.
La Kalush Orchestra, vincitrice dell’ultima edizione del Contest musicale e il ministro della cultura e della politica dell’informazione, hanno contestato questa decisione:
L’Ucraina non è d’accordo con la natura di una tale decisione, anche perché ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto senza poter discutere di altre opzioni. Ma crediamo fermamente di avere tutte le ragioni per condurre ulteriori negoziati al fine di trovare una soluzione comune che soddisfi tutte le parti. Abbiamo onestamente vinto l’Eurovision e abbiamo soddisfatto tutte le condizioni entro i termini per il processo di approvazione della sua partecipazione in Ucraina: abbiamo fornito risposte e garanzie sugli standard di sicurezza e sui possibili luoghi della competizione.
E ancora:
Ospitare l’Eurovision 2023 in Ucraina sarebbe un forte segnale per il mondo intero che sostiene l’Ucraina ora. Chiederemo di cambiare questa decisione, perché crediamo che saremo in grado di adempiere a tutti gli impegni, come abbiamo ripetutamente sottolineato all’European Broadcasting Union.
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