Eurovision Song Contest 2022, Cristiano Malgioglio rivela quali sono (a parte l’Italia) i paesi per i quali fa il tifo

Cristiano Malgioglio, insieme a Gabriele Corsi e Carolina Di Domenico, commenterà a 'bordo pista' l'Eurovision Song Contest 2022, l'evento musicale che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio condotto da Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika.



A parlare dell'evento, del suo ruolo e dei suoi compagni di avventura è stato proprio Malgioglio, nel corso di un'intervista rilasciata al settimanale Gente:

Prontissimo e contento di avere un compagno prezioso come Corsi, è una grande spalla. L’anno scorso è arrivato con dei fiori, nessuno me li aveva mai regalati. [...] Gli altri commentatori leggono il copione, io vado a ruota libera, dico quel che penso, do giudizi di merito sui brani. È un compito difficile, nessuno lo fa.



Mentre per quanto riguarda i pronostici su chi vincerà quest’anno, il cantante ha dichiarato:

Tutti vorrebbero che vincesse l’Ucraina per la guerra. E ci sta. In più questo Paese ha già vinto due volte, e io credo fermamente, come mi hanno sempre detto i miei nonni, che non c’è due senza tre.



Cristiano ha poi rivelato quale è il suo pezzo preferito e chi lo ha colpito maggiormente:

Amo alla follia Space Man dell’inglese Sam Ryder e Saudade, della portoghese Maro, una canzone che sa di Africa. E poi c’è Llámame del cantante rumeno WRS, che potrebbe essere un pezzo mio. Magari in futuro farò qualcosa con lui. Certo, non è sexy come Ricky Martin, altrimenti avrebbe un successo pazzesco. Pazienza.

Quest'anno a rappresentare l'Italia ci saranno Mahmood e Blanco, reduci dalla vittoria al Festival di Sanremo con il brano Brividi; a tal proposito Malgioglio ha dichiarato:

Ma tesoro, io tifo per loro. Se l’anno scorso per i Måneskin mi sono messo in mutande, quest’anno mi metterei in topless. La canzone è bella. Vediamo.

In merito invece ai Måneskin, che lo scorso anno si sono aggiudicati la vittoria, e allo stile di Damiano, Cristiano Malgioglio ha le idee abbastanza chiare:

La freschezza, il rock non duro e piacevole, la canzone, che era la più forte. La vittoria è stata più che meritata. E non si sono montati la testa. Bravi. [...] Io lo guardo e lo trovo normalissimo. Invece per i ragazzi di oggi è una grande novità, una cosa moderna.