Al di là della sua apparenza sempre allegra, in realtà Ezio Greggio è uno che "esce di rado e parla ancora meno": esce solo per condurre Striscia la notizia, dove mette la faccia da 27 anni, e per il "suo figlioletto", il Montecarlo Film Festival. "L'avvento di internet, degli smartphone, ha fatto male alla tv, i ragazzi vivono sui social. Se guardo indietro e penso al Drive in, è cambiato il mondo. Per fortuna, Striscia lotta e vince da 27 anni. Ci sono programmi che chiudono dopo una stagione, noi facciamo ancora risultato e accogliamo ancora l'affetto del pubblico. Il cinema italiano, invece, vive un periodo positivo. Questo è il mio dodicesimo Festival di Montecarlo e ho l'entusiasmo di un ragazzino, perché amo il cinema e la sua valorizzazione. Il principe Ranieri una volta mi disse: 'Greggio, conto su di lei, renda questo festival più forte di quello di Cannes'. Non so se ce l'ho fatta, ma sogno di farlo entrare tra i 20 festival più famosi del mondo. D'altra parte, ho osato riportare la commedia nei festival, prima era impensabile. Dal mio festival sono passati anche Checco Zalone e Alessandro Siani: porta fortuna, ammettiamolo! Quest'anno si sono proposti oltre 100 film; apriamo con un regista americano, Peter Bogdanovich, mentre per gli italiani abbiamo scelto Silvio Muccino con Le leggi del desiderio. Io, invece, ho detto tanti no, ma le svelo un segreto: io, Massimo Boldi, Christian De Sica e Jerry Calà gireremmo anche un nuovo Yuppies, ma Aurelio De Laurentis ha in testa solo il Napoli. In compenso ho acquistato i diritti di un libro, che porterò sul grande schermo". Infine, quando gli si chiede il bilancio di Striscia, risponde: "Positivo: Michelle Hunziker è la mia socia, Enzino Iacchetti uno di famiglia: mi inorgoglisce chi ci paragona alla coppia Tognazzi-Vianello. Non mi stanco mai: le ho detto che ho anche una produzione tv in Albania? Presto realizzerò un progetto che proverò a portare poi anche in Italia. Quando mi fermerò, sarà una giornata molto particolare...".