Fabrizio Corona torna a parlare di Belen Rodriguez e lancia una stoccata a Stefano De Martino: “Se non fossi entrato in galera…”

Fabrizio Corona è tornato a parlare di sé, ospite di Mara Venier, per i microfoni di Domenica In. Senza filtri, come sempre - a far discutere, l'ultima sua intervista per Belve - ha ammesso di trovarsi in un momento molto sereno della sua vita:



Mai stato meglio. Sono molto sereno e molto contento. I problemi sono sempre gli stessi, sono calati quelli legati alla galera ma ne abbiamo comunque tanti. La libertà certo è la cosa più importante. Ho sempre pensato che i tre mali di un uomo sono: la morte di un figlio, una malattia che non puoi curare e il carcere. Chi non lo ha fatto non lo può capire. In carcere non ho mai trovato umanità. Sono riuscito a trovare la mia libertà in carcere dove non incontri persone buone che si legano a te. Tutto ruota intorno agli interessi, non ti puoi fidare. Il resto è retorica. Il carcere è un mondo a sé.

L'ex re dei paparazzi ha fatto un excursus della sua vita e dei suoi problemi giudiziari, rimanendo fermo sulle sue idee di sempre:



Io ho fatto un sacco di cavolate e di errori. Ho violato la legge. Le possibilità che la Magistratura mi ha dato. Nella prima parte ho sfidato, dopo non ritenevo ingiusta la pena, in ogni caso ho sempre schivato le regole. Non è una giustificazione per carità. Ho fatto sette anni dietro le sbarre. Sette anni chiuso. Quando sei un detenuto soffrono più le persone fuori che quelle che stanno dentro. Ma se stai male fuori diventi un punto debole per me che sto dentro. Per questo ho cancellato le persone che stavano fuori. Quella che stava peggio era mia madre. Le dicevo di non venire, perché io stavo bene, lei stava male. Le dicevo “allora non venire, non posso stare male per te".

La galera gli ha cambiato la vita, letteralmente, visto che a detta sua, Belen non avrebbe mai scelto di stare con Stefano De Martino:



Anche Belen è molto fragile e magari in questo momento non sta bene. Io le voglio un bene... talmente bene che metà basta. Oggi lei avrebbe bisogno di un aiuto. Ma non entriamo nelle sue cose perché non voglio fare gossip. Per me Belen può recuperare e riprendersi le sue doti di artista. Le ho fatto del male tra virgolette. Ci siamo usati tutti in questo mestiere. Oggi lei ha accettato i miei errori. Anche lei mi ha lasciato a fronte di tredici anni di galera. E se io non fossi entrato in galera, forse De Martino non sarebbe mai nato, anzi mai esistito.

Se non fosse andato in carcere, la Rodriguez sarebbe rimasta al suo fianco, ha ribadito, senza alcuna ombra di dubbio:

Se non fossi andato in carcere saremmo rimasti insieme. Ma come faceva a rimanere con uno che aveva da fare tredici anni di galera. Per me poi iniziò un periodo assurdo, il più bello della mia vita, cominciando a vivere all'ennesima potenza perché sapevo che avevo un conto alla rovescia, sapevo che mi condannavano. hai sette mesi di vita per godertela. Ho fatto tutto, divertimento, rapporti di letto, lavoro. Tutto. Come mi sono lasciato con Belen? Niente. Di colpo non l’ho mai più vista. La mia vita è così. Poi a dicembre, un giorno, lei era incinta, capitiamo sullo stesso volo. Non ci vedevamo da otto mesi. Mi guarda con la faccia triste, ha pianto tutto il volo. Siamo stati abbracciati tutto il volo. De Martino era a prenderla all’aeroporto, io sono andato via col mio autista e basta, più visti.

QUI, per l'intervista completa.