Ottime notizie per l'ex re dei paparazzi, Fabrizio Corona: il compagno di Silvia Provvedi nelle ultime ore, infatti, ha potuto abbandonare finalmente il carcere di San Vittore e trasferirsi in una comunità, dove potrà liberarsi dalla dipendenza psicologica della cocaina. Solo lo scorso settembre il giudice aveva risposto 'no' alle richieste degli avvocati di Corona, mentre oggi il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto l'istanza in questione, che negli ultimi mesi aveva addirittura indotto il catanese a fare lo sciopero della fame per vedersi riconosciuto quello che riteneva essere un suo diritto. Ora, dunque, l'ex re dei paparazzi potrà uscire di casa solo di giorno per andare a curarsi, in attesa di scontare tutta la pena a cui è stato condannato (fino al 2021). Ricordiamo che già nel 2015 a Fabrizio era stato riconosciuto un altro affidamento, durante il quale gli era stato altresì concesso di lavorare, ma la decisione fu prontamente revocata a causa di una presunta intestazione fittizia di beni che sarebbe stata commessa da Corona in quel frangente di tempo. A seguire, eccovi cosa si legge nell'ANSA diffusa pochi istanti fa:
Fabrizio Corona esce dal carcere e torna in una comunità terapeutica. Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Milano che ha concesso all'ex fotografo dei vip l'affidamento terapeutico in una comunità a Limbiate, nel Milanese.
Il giudice della Sorveglianza di Milano, Simone Luerti, accogliendo un'istanza del legale dell'ex agente fotografico, l'avvocato Antonella Calcaterra, ha concesso l'affidamento provvisorio e terapeutico in una comunità. I suoi legali hanno sempre messo in luce, infatti, il suo stato di ex tossicodipendente. La stessa richiesta, che in quel caso però riguardava una comunità nel Bresciano, era stata respinta lo scorso 13 settembre da un altro giudice della Sorveglianza, Beatrice Crosti. Ora il provvedimento emesso, che permette a Corona di uscire già oggi da San Vittore, dovrà essere, però, confermato in un'udienza davanti a un collegio della Sorveglianza a fine marzo. Il giudice Crosti aveva deciso mesi fa che l'ex 're dei paparazzi' doveva rimanere in carcere, dato che, scriveva, ci sono "concreti elementi" che testimoniano la sua "attuale pericolosità sociale".
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