Una donna disperata. Affranta dal dolore per le vicissitudini che stanno colpendo il figlio. E' la mamma di Fabrizio Corona, la signora Gabriella Privitera. Ieri sera, ospite a Live - Non è La D'Urso, la donna ha raccontato la struggente situazione che la sta coinvolgendo. Nelle ultime settimane, infatti, l'ex re dei paparazzi è tornato nuovamente al centro dell'attenzione, a causa di un altro duro provvedimento emesso dai giudici. Ricoverato in psichiatria dopo la revoca dei domiciliari che l'ha portato a compiere un crudo gesto, Fabrizio ha fatto molto discutere. E sono tanti i personaggi noti che si sono schierati a suo favore. Da Asia Argento alla sua ex storica Belen Rodriguez, ma non solo. E ieri, nel salotto serale di Barbara D'Urso, tutto il dolore di una mamma è venuto fuori:
Non si può parlare di Fabrizio se non si parla di giustizia. Perché lui in questo momento si trova dentro un carcere, in gravi condizioni psichiche, anche debilitato, perché è stato giudicato in questo modo. Io vivo un momento molto difficile. Mi rivolgo anche ai giudici, non voglio andare contro di loro, voglio difendere mio figlio. Lui non deve stare in carcere. Mio figlio ha una patologia severissima, confermata anche dall'ospedale Niguarda: sono andata a parlare, mi sono fatta dire. La patologia che è stata sempre diagnosticata negli anni è una sindrome bipolare con personalità borderline, più depressione. All'ospedale Niguarda lo hanno visto solo 13/14 giorni. Gli altri psichiatri lo seguono da anni. Ci sono referti medici di tanti psichiatri, che hanno sempre diagnosticato una malattia severa. L’ospedale Niguarda, dove è stato adesso, che è un ospedale neutro, dice che Fabrizio è borderline. La malattia borderline è grave e comporta anche il tentativo di suicidio.
Impossibile non parlare del più recente e gravissimo gesto compiuto da Corona:
Fabrizio si è squartato questo braccio in profondità, quindi non è stato un atto dimostrativo come si può pensare. Ma un atto di rabbia, di ribellione, contro l’ingiustizia che viveva. Ma da soggetto borderline.
In tanti hanno puntato il dito contro la "teatralità" dell'uomo:
Mio figlio ha questi comportamenti istrionici perché è malato. La sua è una malattia grave e non può stare in carcere! Per me è molto importante quello che ha detto il Ministro della Giustizia: la certezza della pena non è la certezza del carcere; per gli effetti desocializzanti che comporta, deve essere invocata come ultima ratio. Questo per quanto riguarda tutti i detenuti che hanno già delle pene inflitte, figuriamoci per uno che è gravemente malato dal punto di vista psichiatrico!
Finché Fabrizio era in ospedale poteva incontrare mamma Gabriella. Ora che è tornato in carcere ciò non è più possibile. E questo, secondo la donna, non potrebbe che acuire i problemi psichiatrici che già Corona ha:
Fabrizio è stato dimesso dall'ospedale, perché i medici dicono che era stabile. Io su questa cosa non sono d'accordo. Il giorno prima di essere dimesso, è andato fuori completamente. Io sono il suo termometro e quando è fuori se la prende con me. L'indomani era un agnellino. Indifeso. Non riusciva a stare nemmeno in piedi di tanto che era debole. Questa è stabilità? Lui ha un vuoto dentro molto profondo. Lui non mangia. Sono molto preoccupata. Io, mi dispiace, ma ai giudici lo devo dire: c'è la possibilità che mio figlio muoia. Ed è alta.
E ancora:
QUI il video con le sue parole! Che ne pensate?Io mi rivolgo al Ministro della Giustizia, che spero possa sentire la mia voce. Intervenga, Ministro! Intervenga! Perché se Fabrizio muore, lo devono avere sulla coscienza. E' mio figlio. Mio figlio! Questa cosa che l'hanno preso di notte, nel sonno, mentre dormiva, per portarlo in carcere, non la perdono neanche all'ospedale Niguarda. Perché ha permesso che un loro malato degente venisse preso nel sonno. Lo hanno trattato come un terrorista, un criminale. Lui è soltanto una persona malata. Ha fatto degli errori, ma ha pagato tantissimo per quello che ha fatto. Troppo. E io non accetto più che mio figlio subisca ancora violenze di questo tipo. [...] Io vorrei soltanto che i giudici leggessero bene le perizie che sono dentro l'ordinanza che è stata fatta.