Tra i tanti capi d'accusa rivolti a Fabrizio Corona c'era anche quello di evasione fiscale di 300.000 euro. Ma almeno da questo, l'ex re dei paparazzi è stato assolto: "E' stato assolto perché il fatto non sussiste e sono state accolte tutte le nostre richieste" ha commentato il suo legale. "In passato gli sono state inflitte pene troppo alte e stiamo pensando di chiedere la revisione del processo: in Italia per un omicidio si danno 16 anni e a Corona ne sono stati dati più di 13 senza aver mai ferito nessuno. Non c'è proporzione". In realtà, la sanzione data a Corona è la somma delle sanzioni per numerosi reati. Adesso, però, lui ce la sta mettendo tutta per cambiare e dal carcere ha scritto un libro. Al Chiambretti Supermarket, inoltre, ha mandato una lettera in occasione dell'assoluzione. "Mi è andata bene questa volta, perché ho trovato un giudice giusto e onesto, che ha applicato la legge. Il PM aveva chiesto un anno e 9 mesi per una semplice induzione fiscale. Sto scontando la mia pena con dignità, ma ora basta! Lasciatemi in pace!" e poi lancia un appello: "Lasciatemi tornare a fare il padre! Quando potrò, porterò mio figlio via dall'Italia. Ho subito troppe ingiustizie da quando sono in carcere: nonostante abbia creato un progetto per dare lavoro ai carcerati a Busto, sono stato trasferito in un carcere di massima sicurezza; mi è stato impedito di vedere "persone terze", ossia gli amici. Mi hanno confermato la sorveglianza speciale dichiarandomi criminale senza scrupoli e pericoloso. Non mi è stata concessa la libertà anticipata, lo sconto di pena, i 45 giorni ogni semestre. Mi hanno ridotto la pena, ma il procuratore ha impugnato la sentenza con una motivazione assurda. Mi hanno confermato come definitiva una pena di 2 anni e 3 mesi ancora pendente in Portogallo. Ora dico basta! Ora voglio giustizia" ha scritto lui su Facebook, e il post ha ottenuto 40.000 Mi piace, segno che Fabrizio è ancora amato e che in molti condividono il suo pensiero.