Fabrizio Corona: “Vorrei uscire per stare con mio figlio!”

"Il carcere mi ha salvato la vita, mi ha fatto scoprire il senso della realtà, insegnato a star bene con me stesso e messo in condizione di proseguire nel modo migliore". Questo è ciò che l'ex re dei paparazzi Fabrizio Corona ha scritto per il Corriere della Sera. La sua condanna da circa 14 anni è stata recentemente ridotta a 9, ma dopo le sentenze per il caso Vallettopoli, per lui si sono aperte le porte del carcere di sicurezza Opera di Milano. "Sono sempre lo stesso, il dna non si può cambiare. Sono più vero, più lucido e più uomo perché ho visto gente soffrire e morire, ho visto sconforto, solitudine, sconforto, solitudine e abbandono e ho capito cosa sono cattiveria e violenza. In galera il concetto di rieducazione non esiste. Le condizioni di igiene, di convivenza e di vita sono disumane" ha dichiarato lui, che dopo un periodo di depressione, ha reagito lavorando, anche se per soli 89 euro al mese. "Vedo assassini condannati a 12 anni e altri solo presunti condannati all'ergastolo. Dovevo sperare di trovare un giudice che guardasse tutti gli atti, li studiasse e facesse giustizia senza timore di ferire benpensanti e finti moralisti". Ma la ferita si allarga quando si parla di suo figlio Carlos, avuto dall'ex naufraga Nina Moric: "Mi manca tantissimo. E mi mancano le emozioni quotidiane che la vita ti dà. Qua in parte è come essere morti. La prima cosa che farò sarà andare a scuola a prendere Carlos. E' un anno che immagino questa scena: quando lo vedrò uscire da scuola mi renderò conto di quante cose mi sono perso nella mia vita".



Fonte: Top