(rubrica a cura di Valentina P.)
https://youtu.be/RTUykrwkqbkSalve pipol! Mentre «Ti ho voluto bene veramente» - a oltre tre mesi dall’uscita! - continua a spopolare nei palinsesti radiofonici italiani, venerdì 29 gennaio 2016 è stato rilasciato il secondo singolo estratto dall’album multiplatino “Le cose che non ho”. Sto parlando di «Parole in circolo», brano che costituisce il vero e proprio punto di contatto tra le due playlist del progetto discografico in divenire inaugurato oltre un anno fa con l’uscita di «Guerriero». Il singolo in questione è stato scritto a sei mani dal Mengoni con Rory Di Benedetto e Maurizio Musumeci, e costituisce un vero e proprio manifesto artistico-esistenziale per il cantautore ronciglionese; in esso, Marco si racconta più di quanto abbia mai fatto in passato, dando vita al testo in assoluto più convincente dell’intero disco:
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Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene in questo mondo che ci ha intossicato l'anima. E devi crederci per coltivare un sogno su questa terra spaventosamente arida. Io l'ho vista sai, la vita degli illusi, con le loro dosi di avidità e superbia che per combatterli, ti giuro, basta poco: devi interdirli con un po' di gentilezza. Un'alluvione mi ha forgiato nel carattere però il sorriso dei miei mi ha fatto crescere. Se qualche volta ho anche perso la testa però l'amore mi ha cambiato l'esistenza.
Quante cose fai che ti perdi in un attimo? Quanti amici hai che se chiami rispondono? Quanti sbagli fai prima di ammettere che hai torto? Quanti gesti fai per cambiare in meglio il mondo? Libero, libero, libero, mi sento libero. Canto di tutto quello che mi ha dato un brivido. E odio e ti amo e poi amo e ti odio. Finché ti sento nell'anima non c'è pericolo. Dicono che è un'altra ottica, se resti in bilico. Dicono che più si complica più il fato è ciclico. Dicono, dicono, dicono parole in circolo... parole in circolo.
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E in contemporanea con il lancio radiofonico del singolo, è stato rilasciato il videoclip ufficiale, firmato da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo per Younuts (già registi di Sabato di Jovanotti). In linea con il progetto discografico, il video si ricollega al suo predecessore «Ti ho voluto bene veramente», e rappresenta il secondo capitolo di un mediometraggio che proseguirà con i clip degli altri singoli estratti dal disco. Il filmato riprende quindi alla fine del lungo cammino di Marco tra i glaciali paesaggi islandesi, quando il nostro raggiunge un centro abitato e si rifugia nella camera di un motel. Stremato dal freddo e dai chilometri percorsi, cade in un sonno profondo, da cui si risveglia in smoking (ragazzi che figo!). Dopo aver seguito le indicazioni contenute in una busta fatta scivolare sotto la sua porta, Marco approda in una elegante sala nel bel mezzo di un ricevimento, dove ritrova una vecchia amica con cui trascorre la serata. Nel frattempo, due dei camerieri presenti si scambiano minacciosi sguardi d’intesa, e il video si chiude con i due che sigillano le porte della sala e...
................................. “E quanti piedi che si incroceranno andando.” ................................
Ragazze&ragazzi, io sono anni che seguo Marco, lo sapete, ma non smetto mai di meravigliarmi della sua capacità innovativa, della sua creatività, della sua attitudine a spiazzare il pubblico con idee sempre nuove e originali! Il singolo mi piace molto, ero certa che sarebbe stato il prescelto; soprattutto perché ha una matrice smaccatamente cantautorale, è “tutto parole”, scandite quasi con maniacalità da Marco, che non perde occasione per riempire il suo lavoro di “senso&significato”, specchiandosi umanamente nella sua produzione musicale. Nell’idea del mediometraggio, invece, ho visto il tentativo di riportare in auge l’iniziativa del “concept album”, già intrapresa ai tempi di “Solo 2.0” con un bellissimo fumetto, il Comic 2.0, che aveva come protagonista un suo alter ego alle prese con avventure oniriche. Furono diffusi solo i primi due episodi (il secondo proprio con l’album “Solo 2.0) ma purtroppo le vicissitudini con il management gli impedirono di andare fino in fondo: ma stavolta, non credo che qualcuno/qualcosa potrà fermarlo!
Alla prossima, Valentina