(rubrica a cura di Valentina P.)
Salve a tutti! Ci siamo! Oggi è il fatidico giorno 0, data di pubblicazione di #LeCoseCheNonHo, secondo capitolo del progetto discografico “in divenire” iniziato da Mr. Marco Mengoni lo scorso gennaio, con l’uscita di #ParoleInCircolo. Una giornata tanto attesa da tutti i fan del cantautore ronciglionese, dopo mesi di folli congetture e aspettative.
Facendo un piccolo rewind, questo lancio è partito ufficialmente martedì scorso, quando il Mengons ha bruciato tutti sul tempo e, prima che le solite fughe di notizie gli rubassero il piacere della sorpresa, ha rilasciato in anteprima su Shazam un video in cui svelava la tracklist del nuovo album:
.................................. 1. Ricorderai l’amore 2. Ti ho voluto bene veramente 3. Ad occhi chiusi 4. Resti indifferente 5. Parole in Circolo 6. La nostra estate 7. Solo Due Satelliti 8. Rock Bottom 9. Le cose che non ho 10. Dove Siamo 11. Nemmeno un grammo ...................................
E mercoledì è stata invece la volta della conferenza stampa di presentazione del disco, organizzata in quel luogo super-chic e retrò che è la Fonderia Napoleonica a Milano. Un evento curato nei minimi particolari, quindi “bello” nel senso più “greco” del termine. E non mi riferisco solo alla location, lo stile, l’organizzazione, ma anche e soprattutto alla bellezza delle idee raccontate da Marco durante la conferenza.
.......................................... M: “#LeCoseCheNonHo è il titolo che ho scelto per ricordare a tutti, ma prima di tutti a me stesso, quanto sia importante sapersi guardare dentro, imparare a godersi gli attimi della vita, i singoli momenti che compongono una giornata... È una delle ballad più importanti del disco e anche per questo ho voluto che fosse la title track dell’album.” .......................................... Incredibilmente, Marco ha inserito in #LeCoseCheNonHo un brano intitolato “Parole in circolo”, titolo dell’album precedente, nonché vero e proprio manifesto “filosofico” dell’intero progetto discografico: ......................................... M: "I dischi e la musica sono soltanto un mezzo per accrescere il mio “essere umano”... Era il momento giusto per uscire... ME. È iniziato da Parole in circolo, uscito a gennaio, un discorso di umanità e sensibilità. Iniziare con Guerriero, Esseri Umani e Io ti aspetto, il mandare messaggi attraverso i miei video, fanno parte di me e questo percorso continua con questa seconda parte del disco. Parole in circolo è un pezzo MANIFESTO di questo progetto. Si parla anche di camminare al fianco delle persone che lottano per i propri diritti". ..........................................
Parole e temi importanti per il nostro Marco, che in questo 2DUE/DI2DUE ha rafforzato ulteriormente l’impronta cantautorale del suo percorso discografico, con una forma di canto sempre più “parlata”, per esaltare le “parole in circolo” contenute nei brani.
Particolarmente interessanti le news in materia di collaborazioni. In primis, la featuring con Giuliano Sangiorgi (già anticipata la scorsa settimana), che ha firmato testo e musica di “Solo due satelliti”, arricchendolo anche con un piccolo cameo vocale. E pare proprio che il buon Giuliano avesse dapprima presentato a Marco un altro pezzo, gentilmente rispedito al mittente. Il diplomatico Mengons sostiene che fosse bellissimo, ma stilisticamente inadatto al disco; secondo me, non gli piaceva e basta! In secondo luogo – udite udite! - la traccia numero 8 “Rock Bottom” (unico pezzo anglofono dell’intero progetto!) è stata scritta appositamente per il Mengoni da una protagonista indiscussa della scena pop internazionale del calibro di Sia. La quale, sino ad oggi aveva composto per un unico europeo: il blasonato Dj David Guetta. E non so se mi spiego.
Tra i “confermati” invece Fortunato Zampaglione il quale, dopo il mastodontico successo di “Guerriero”, ha firmato con Marco un altro piccolo capolavoro, il singolo platinato “Ti ho voluto bene veramente”. Con mio estremo piacere, ariecco il nome di Ermal Meta (co-autore di “Pronto a correre”, “Natale senza regali”, e della mia adoratissima “20 sigarette”) con cui Marco ha composto “Le cose che non ho”, “Ad occhi chiusi”, e “Nemmeno un grammo” (che porta anche la firma di Antonio Filippelli) in cui per la prima volta il Mengons si è cimentato in un'interpretazione pseudo rap hip-hop (almeno nelle intenzioni… sono moolto curiosa di sentire).
Questa la “ciccia” della conferenza stampa di presentazione. E date le ottime premesse, ora corro a sentirmi il disco e la prossima settimana vi racconto come mi “suona”. Alla prossima! Valentina