Fattore M: spazio dedicato a Marco Mengoni. Il #Mengonilive2016 approda all’Arena di Verona
Isa Maggio 28, 2016
(rubrica a cura di Valentina P.)
Salve a tutti!
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Un bell’articolo su L’Arena: ”Marco Mengoni accende l’Arena di energica poesia. Il cantante si emoziona davanti al pubblico entusiasta. Mengoni sospira, guarda con gli occhi lucidi la gente sotto di lui e dice: «Verona, Arena, la mia prima Arena, la prima della mia carriera», e poi ringrazia «per tutte queste soddisfazioni». Gli oltre 12 mila presenti sono qui per gustarsi la voce di Marco, che è un dono della natura. Mengoni è il solo cantante italiano under 30 che può permettersi di fare due sold out all’Arena. Con una produzione targata Live Nation davvero mostruosa: due palchi, maxi schermi, band e coriste, visual e luci avveniristiche. È così lontano il Marco barista prima di XFactor dal Mengoni star dell’Arena? Di sicuro il primo si merita il successo del secondo”.
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Devo ammettere che entrare all’Arena di Verona sabato scorso, riempirsi gli occhi di tutta quella moltitudine variegata di persone (si parla di oltre 13mila presenze… un maestoso sold-out) e soprattutto le orecchie di un mondo di musica, pensieri e parole, è stato decisamente impattante. Ripensandoci, ho avuto la netta sensazione di essere immersa in un sogno, il più bello possibile. Una bolla di perfezione, all’interno della quale Marco si è espresso al massimo (relativo) delle sue capacità. Come avevo pronosticato, la (prima) data veronese è stata caratterizzata da tanta tanta sana emozione: e come dare torto al Mengoni, al cospetto di una scenario da sogno del genere? Lui era emozionato, io fuori di me… ho avidamente bevuto ogni sua singola parola – detta e cantata – fisicamente ancorata alla mia amica seduta di fianco: era come se il contenuto di energia fosse troppo alto da assorbire da sola, e sentissi il bisogno di farlo fluire verso gli altri. Che poi, detta così, sembra una roba delirante, ma cavolo… bisognava esserci.
In Arena, Marco non ha potuto esibirsi nel “volo” in mezzo al pubblico, che rappresentava uno dei momenti clou delle date nei palazzetti: tuttavia, non ha rinunciato a raggiungere il palco centrale camminando in mezzo alla platea, per immergersi letteralmente nel cuore pulsante dell’Arena di Verona.
E a proposito di Parole in circolo (titolo profetico!), devo ammettere che forse più di altri, questo show ha fatto affiorare in me un sacco di parole. Per definire lo spettacolo, l’artista, l’atmosfera, la musica. Marco è elegante. Al di là dei vestiti, lui è naturalmente portatore di eleganza: basta guardare come muove le mani, accarezzando l’aria senza “turbarla”. Basta notare le espressioni del suo volto: tante, variegate, autentiche, ma sempre garbate, dignitose, rispettose. Anche quando ammicca in maniera sensuale su brani come “Tonight” e “Kiss”, non è mai volgare o sopra le righe. Sempre attento ai particolari, incapace di mancare di rispetto al pubblico con manfrine scadenti o espedienti acchiappa-consensi. Nello spettacolo, elargisce a piene mani tutto quello che ha: la sua indiscussa qualità canora, la sua voglia di cambiare, contaminarsi, spiazzare l’ascoltatore con spunti sempre nuovi e originali. E l’energia, fisica ed emotiva… senza MAI risparmiarsi… MAI. Non c’è trucco, non c’è inganno, siore e siori, venghino!
Da esponente storica del pubblico del signor Marco Mengoni, mi sento partecipe di un percorso di crescita e affinamento del gusto. Veicolato da lui stesso, che crescendo artisticamente, condivide con tutti noi le sue straordinarie evoluzioni. E’ un grande uomo Marco, prima di essere un grande artista… generoso e autentico. E questo fa la differenza, nella vita. Sempre.
Prima di chiudere, 2 annunci: number one, stasera Marco sarà ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” (oleeeeeeeee), quindi tutti sintonizzati su Rai3 alle ore 20. Number two, in occasione della data estiva del #Mengonilive2016 a Barolo, in programma per sabato 16 luglio, Marco verrà intervistato il giorno dopo da Ernesto Assante (e sono già disponibili i biglietti per assistere anche all’incontro). Alla prossima, Valentina
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