Fattore M: spazio dedicato a Marco Mengoni. Il “mio” #Mengonilive2016
Isa Maggio 14, 2016
(rubrica a cura di Valentina P.)
Salve a tutti! Dunque dunque, sabato scorso si è celebrato in pompa magna l’esordio del “mio” #Mengonilive2016. Che definirei non un semplice concerto ma un evento a 360 gradi, ripartito nel solco dello spettacolo dello scorso anno. Nel senso che i brani proposti sono più o meno gli stessi del #Mengonilive2015, con l’aggiunta delle new entry de l’ultima parte del progetto discografico, #LeCoseCheNonHo. Ma ovviamente del tutto stravolti, negli arrangiamenti e nei suoni. Mi hanno raccontato che la prima delle due date milanesi è stata più “emotiva”; io ho assistito alla seconda, e devo dire che si è trattato di una performance musicale e vocale di altissimo livello, rafforzata da effetti visivi suggestivi. Merito anche dell’allestimento scenico, con ben due palchi (uno di forma cubica, l’altro circolare posto al centro del parterre, per “avvicinare” Marco al pubblico della platea). Oltre a decine di metri quadrati di schermi dinamici, effetti speciali come se piovesse, che hanno investito completamente il Forum, catapultando gli spettatori in una dimensione parallela per più di due ore. Durante le quali io ho perso la cognizione del tempo e dello spazio.
Si sa, Marco è speciale. Ma speciale davvero. Basta ascoltare parola per parola quello che “narra” nei suoi testi, e guardare come lo fa; ormai, il suo repertorio è abbastanza ricco da consentirgli scelte precise e non esclusioni, e questo fa sì che il messaggio lanciato sia coerente, forte e chiaro. L’amore, la famiglia, gli esseri umani, il coraggio di vivere e affrontare i propri cambiamenti; Marco ripropone un set di valori apparentemente “scontati”, ma proprio per questo mai abbastanza ribaditi; e li “racconta” a voce e testa alta, scandendo ogni singola parola, e arricchendola con quella voce meravigliosa che mi ha fatta innamorare all’istante di lui nell’ormai lontano 2009.
In riferimento alla scaletta, come anticipato non ci sono grossi stravolgimenti rispetto a quella del precedente tour, ma in compenso gli arrangiamenti sono del tutto nuovi (grazie all’ottima sintonia tra Marco e Gianluca Ballarin, che cura con lui la direzione musicale dello show). A seguire, i brani scelti:
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1. Ti ho voluto bene veramente
2. Non me ne accorgo
3. Nemmeno un grammo
4. Resti indifferente
5. Parole in circolo
6. Esseri umani
7. Ricorderai l’amore
8. Dove si vola
9. Pronto a correre
10. Ad occhi chiusi
11. Mai e per sempre
12. In un giorno qualunque
13. Tonight
14. I got the fear
15. Freedom
16. Non passerai
17. Solo due satelliti
18. L’essenziale
19. La valle dei re
20. Una parola
21. La nostra estate
22. Io ti aspettoBis. Kiss
…………………………..Inizio con il botto affidato a “Ti ho voluto bene veramente” (QUI), seguita dalla potente ed energetica “Non me ne accorgo”, e successivamente dalla “mia” “Nemmeno un grammo”, proposta in una veste oserei dire tribal-rap, riuscitissima anche grazie alle bravissime coriste. Primo vero momento di pura emozione della serata con “Parole in circolo”, il manifesto poetico dell’ultimo progetto discografico, cantata scandendo persino le virgole; e cosa dire di “Esseri umani”, anche quest’anno recitata su una poltrona issata a mezz’aria, e preceduta da un video in cui Marco affida i suoi pensieri a un monologo dedicato ai valori della famiglia e dell’amore. In tutte le sue forme e sfumature. Dopo “Ricorderai l’amore” (Mengoni, che vvoceeeee!!!), amarcord con “Dove si vola”(e io direi anche basta) seguita da “Pronto a correre”, sicuramente uno dei pezzi più memorabili dello show, in cui Marco – letteralmente sospeso nel vuoto sopra al pubblico – è stato trasportato sul secondo palco al centro del parterre. Per unirsi fisicamente alle persone accorse per vederlo.
Dopo il momento ballad (che sì, mi piace, ma quand’è che si balla?) è iniziata la mia parte preferita dello show, inaugurata da una gloriosa “Tonight” – per l’occasione passata da brano romantico a brano sensualissimo… ascoltare per credere! (QUI) – e in coda il funky travolgente di “I Got The Fear” e la cover di “Freedom” di Pharrell Williams, che ha rivoltato il Forum. Dopo “Solo due satelliti”, “L’Essenziale” (dove la lacrimuccia scende sempre!), la solenne “La Valle dei Re” (perla di Cesare Cremonini), Non passerai (in versione piano-voce con le coriste), lo spettacolo si riconverte al divertentismo più sfrenato, con una tripletta di brani danzerecci: “Una parola”, “La nostra estate” e “Io ti aspetto”. Ho visto esseri umani e non saltare come forsennati nel parterre di Assago, sorrisi stampati sui volti, coriandoli e colori. Una meraviglia.
Chiusura della serata affidata a “Guerriero”: con un’intro da brividi, Marco travestito da vero guerriero a incantare ancora una volta il pubblico con le sue movenze. E proprio quando il Forum iniziava a svuotarsi, ecco che Marco&musici sono tornati a tradimento sul palco, per regalarci una cover di “Kiss” di Prince da ululato libero.
E va bene, non era la prima volta che la faceva, ma signori miei, le parole stanno a zero, gli applausi valgono più di mille commenti. Alla prossima, Valentina
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