( rubrica a cura di Valentina P.)
Salve a tutti Mengo-lettori!La settimana appena trascorsa ha visto la partecipazione del Mengoni alla tre giorni di musica organizzata dal Teatro Valle Occupato - cui avevamo fatto riferimento nella scorsa rubrica - con protagonista il celebre violoncellista siciliano Giovanni Sollima. In particolare, Marco si è esibito nella serata di sabato 17, in un gremitissimo Teatro Valle, contestualmente ad un concerto che ha avuto come protagonista il maestro Sollima, accompagnato da un ensemble di 100 violoncellisti. Conduttore-mattatore della serata il maestro Enrico Melozzi, che con la sua verve ha gestito egregiamente l’avvicendarsi sul palco di artisti straordinari, tra cui Sarah Jane Morris ed una bravissima Elsa Lila. E del Mengoni, appunto. Il quale, salito in punta di piedi (e senza scarpe… per di più con un calzino infilato solo per metà!) su un palco così prestigioso, si è ben presto ambientato, contribuendo a dare vita ad uno spettacolo godibile, e sfoderando, nel contempo, tutte le sue doti di showman in fieri.
Marco si è dapprima esibito ne “L’equilibrista”, il suo pezzo più intimista – tratto dall’ultimo album, Solo 2.0 - e successivamente si è lanciato (sempre supportato/aizzato dal maestro Melozzi, suo degno compare di gag! :p) in una rocambolesca versione della sua celebre Credimi Ancora, incredibilmente mixata – nell’ordine – con Cuore Matto, The rythm of the night, l’Inno di Mameli, Bella Ciao:
Nella parte conclusiva del suo intervento, Marco è stato invitato a duettare con Sarah Jane Morris in un’improvvisazione blues, accompagnato dai violoncelli di Sollima e Melozzi. È stato un momento artisticamente pazzesco, da standing ovation. Giusto per dare un’idea di cosa si è scatenato sul palco in quei frangenti:
C’è da dire che nel duetto conclusivo il Mengoni ha rispettato la caratura dell’artista che aveva di fianco, facendosi spesso da parte, e ritagliando uno spazio tutto per sé solo nel finale, quando, seduto in terra a gambe incrociate, ha intonato Natural Blues.
Momenti epici!
Chiusa l’ampia (ma doverosa) parentesi, passiamo ad altro.
Come annunciato la scorsa settimana, il 20 marzo è uscito "Il senso.. di Alex" un disco- tributo dedicato ad Alex Baroni, nel decennale della sua scomparsa, in cui artisti vari si sono cimentati nell’interpretazione di suoi brani. Al Mengoni è toccata in sorte 'Scrivi qualcosa per me', forse la canzone più “introspettiva” della produzione artistica baroniana. In poche ore, il brano (scaricabile QUI, unitamente agli altri pezzi dell’album) è rientrato nella top ten dei singoli più scaricati da I-Tunes. A prescindere dal gusto personale, ancora una volta il nostro Marco è entrato in un pezzo non suo, trovando il giusto equilibrio tra l’esigenza di trovare una chiave interpretativa personale, ed il dovere (morale) di non stravolgere la versione originale.
Secondo Andrea Conti di TGCom24:
Al di là di alcuni discutibilissimi risultati finali, Marco Mengoni con "Scrivi qualcosa per me" è l'unico ad essere riuscito a rispettare il 'vestito' che Alex aveva cucito alla canzone.
(Per leggere l’articolo completo, cliccare QUI).
Infine, segnaliamo la presenza di Marco al concerto di congedo dalle scene di Ivano Fossati, tenutosi il 19 marzo al Teatro Strehler di Milano. La notizia è interessante nella misura in cui Fossati si è così espresso nei giorni scorsi:
Se mi verranno, e bene, nuove canzoni, le proporrò a uno dei tanti bravi artisti giovani che ancora sono in scena. Li conosco quasi tutti: mi piacciono molto Marco Mengoni, Noemi, Caparezza, pure i Subsonica, al successo ormai da anni. Mi piacciono in tanti.
(L’intervista completa cliccando QUI).
E se son rose, fioriranno!
E in attesa che ci venga comunicata la tanto agognata Data Zero, riproponiamo la scaletta completa delle date del Tour Teatrale (repetita iuvant!):
A giovedì prossimo! 😉