(rubrica a cura di Valentina P.)
Salve a tutti! La VIN (Very Important News) della settimana riguarda senza dubbio la pubblicazione del calendario de #LECOSECHENONHOinstore tour, ovvero il giro promozionale di firmacopie che il nostro Marco si sciropperà a partire dal 4 dicembre prossimo, giorno di uscita ufficiale dell’attesissimo “Le cose che non ho”, secondo capitolo del suo ultimo progetto discografico.
Un bel giro di ben due mesi (cioè, dura più il ciclo di firmacopie che quello di concerti... ) in cui Mr. Mengons farà tappa quasi in tutta Italia (stavolta anche la Sardegna è stata premiata!) per firmare autografo, abbraccio, foto, e avanti un altro. Una catena di montaggio della durata di 10 secondi circa per fan. Non per colpa di Marco&staff, sia chiaro: il punto è che, ormai, l’affluenza a questi eventi è talmente massiccia, che occorrerebbero sessioni di 8 ore per intrattenersi decentemente con ciascuno. Quindi tutti in fila, per 10 secondi di gloria (e forse ci vado anche io, dopo tutto questo stra-parlare... perché Marco è sempre Marco, oh!).
Voltando pagina, venerdì scorso tutti coloro che avevano pre-ordinato “Le cose che non ho” da iTunes, hanno ricevuto in regalo lo sblocco di un nuovo brano dell’album. Sto parlando di “Resti indifferente”, traccia numero 4 della futura playlist. Che era proprio il secondo dei due pezzi che Marco proponeva durante il famigerato #MENGONIINCIRCOLO, cioè il tour promozionale in occasione del quale ha girato in auto alcune cittadine italiane, per carpire opinioni ai passanti sulla scelta del primo singolo per il nuovo album. Scelta che alla fine è ricaduta su “Ti voglio bene veramente”. Ora, la domanda sorge spontanea: Marco, ma veramente eri incerto tra “Resti indifferente” e “Ti ho voluto bene veramente”? Come dire che stasera sono incerta se mangiare un petto di pollo scondito o una pizza margherita con mozzarella di bufala campana e pomodoro fresco. Come dicono le bimbeminkia, io boh. Detto ciò, “Resti indifferente” è una ballad molto ballad, stile ballad, in cui – a mio modestissimo nonché ignorantissimo parere - la differenza la fa la voce di Mr. Mengoni. Se la cantasse un altro... ci siamo capiti. E d’altra parte, ai tempi di “Parole in circolo”, subito dopo la magnifica “Guerriero” rilasciarono in anteprima “Se sei come sei”, a mio avviso il brano (eufemisticamente) “meno forte” contenuto nel precedente album. Quindi, a rigor di logica, il “peggio” dovrebbe essere passato.
Prima di chiudere e darvi appuntamento alla next week, segnatevi sul calendario che sabato 14 novembre prossimo Marco sarà ospite di Fabio Fazio a “Che Fuori Tempo Che Fa”. Dove mi auguro ci regali una bella interpretazione – magari acustica, why not? - di “Ti voglio bene veramente”.
Ci tengo inoltre a condividere con voi un breve video tratto dalla trasmissione RAI “UnoMattina In Famiglia”, andata in onda sabato scorso. Uno stralcio di programma in cui i personaggi presenti in studio (primo fra tutti, il critico musicale Luca Dondoni de “La Stampa”) hanno parlato della carriera luminosa di Marco, dedicandogli parole di stima e apprezzamento: ................................ Luca Dondoni: “La direzione che sta prendendo Marco Mengoni è europea, anzi, mondiale. Il suo prossimo sbarco è sicuramente il Sud America tanto è vero che tra poco uscirà un suo Greatest hits con il meglio delle sue canzoni e ci sarà l'occasione per un lancio importante. La sua dimensione è ormai mondiale. Questo ragazzo ha avuto una crescita impressionante, è sicuramente l'artista più importante che è uscito in Italia dopo Tiziano Ferro, non ne ricordo altri di così bravi e di così importanti che hanno raggiunto platee così vaste”... “Mengoni è unico. Per riuscire a fare breccia in questo mondo devi avere un'unicità, devi essere riconoscibile e Marco Mengoni fin dall'inizio col suo modello di canto lo è, non c'è nessuno come lui, non c'è nessuno che gli assomiglia. Questo ragazzo ha una personalità e una faccia che buca lo schermo. Mengoni è il cantante con la più importante pressione social a livello mediatico”.
Marcello Cirillo: “Marco Mengoni sta facendo scuola, non assomiglia a nessun altro in Italia. Mengoni ha un vocalismo alla Terence Trent D'Arby o alla Chaka Khan, non ha niente a che fare con il melodico italiano”. ..............................
Per chi volesse, QUI il video. Alla prossima! Valentina