( rubrica a cura di Valentina P. )
Salve a tutti! Sì, lo so. Qui rischio seriamente di diventare noiosa e ripetitiva. Ma che posso farci, se singolo e album stanno letteralmente facendo il botto, e ogni giorno i contatori del successo di “Parole in circolo” si aggiornano? A una manciata di giorni dall’inizio del Festival di Sanremo – dove no, il Mengoni non ci sarà! – che potrebbe scombinare gli equilibri in classifica, il nuovo progetto discografico del nostro Marco resta stabilmente in testa alle classifiche FIMI/GfK e digitali per gli album e i singoli più venduti. Ma non finisce qui: pochi giorni fa, a sole due settimane dal rilascio, “Parole in circolo” si è aggiudicato la certificazione di Disco di Platino (parliamo di oltre 50mila copie vendute), mentre il singolo Guerriero è addirittura Triplo Disco di Platino (oltre 90mila copie) in 10 settimane. Come se non bastasse, l’album ha avuto un discreto riscontro anche all’estero, dove è entrato nella Top100 delle classifiche iTunes di Svizzera, Malta, Singapore e Slovenia. In attesa di un lancio ufficiale anche in America Latina.
Potrei continuare a dare i numeri all’infinito; ce n’è per tutti i gusti, dalla cifra considerevole di ascolti su piattaforme digitali Spotify, Deezer e TIMmusic, ai circa 13milioni di utenti che nelle ultime 10 settimane hanno guardato il video di “Guerriero” su VEVO e YouTube. Fino alle circa 20mila presenze registrate in occasione della tornata promozionale dei firmacopie in giro per l’Italia. Insomma, Mr. Mengoni, già talentuoso esponente della scena musicale italiana, è senza dubbio anche un personaggio in grado di attirare le masse, macinare consensi, far parlare di sé. E’ vero, la casa discografica sta investendo su di lui, e dunque lo asseconda nelle iniziative, consentendogli sia di realizzare un “prodotto discografico” originale e di buon livello, sia di avere a disposizione un’ottima struttura organizzativa e promozionale; ma questo non servirebbe se Marco non avesse dalla sua una fortissima attrattività umana, un appeal strepitoso e una capacità empatica straordinaria nei confronti del suo pubblico, che lo cerca, lo segue, quasi lo idolatra. Secondo me, pop star si nasce; nel senso che la qualità artistica – che dovrebbe essere l’unico elemento determinante per il successo professionale di un cantautore! – incredibilmente non basta per “proporsi e imporsi” a un pubblico. Occorre stabilire un legame che va oltre la musica e il “prodotto musicale”; sto parlando di comunicazione extra-sensoriale, empatia, anche coincidenza del sistema di valori proposti. Personalmente, adoro Marco; e lo adoro perché la sua musica mi “arriva” nel senso più globale del termine. Cantati da altri, forse disdegnerei molti dei suoi pezzi; ma la sua personalissima e viscerale modalità di proporre il suo repertorio – musicalmente parlando – fa sì che io apprezzi a fondo anche il messaggio più “banale”, anche il ritornello più “pop”. Insomma, lui ci crede così tanto, da convincere anche me. Il tutto, unito a una voce superba, che Dio solo sa da dove venga.
Trip mentali a parte, per quanto riguarda questa prima parte di “Parole in circolo” – e la seconda potrebbe uscire a fine anno, stando alle indiscrezioni – devo ammettere che è un album molto godibile, e io appunto me lo godo. Scivola via che è una bellezza. E’ pop, smaccatamente canoviano, e sinceramente “Guerriero” come primo singolo mi aveva tratta un po’ in inganno. Io sono folle d’amore per “La neve prima che cada”, ballatona scritta a quattro mani con Ermal Meta – già co-autore della mia amatissima #20sigarette – ma trovo interessanti anche “Esseri umani”, “Ed è per questo” (composta con Fortunato Zampaglione, lo stesso di “Guerriero”) e “Se io fossi te”, unico pezzo che non porta la firma di Marco, scritto invece da Luca Carboni. Queste le mie preferenze odierne, ma magari domani cambio idea, eh?
Dopo questa lunga disquisizione, prima di chiudere ci tengo a segnalare le parole di Mark Owen dei Take That, già autore di “Put the light on”, versione anglofona di #ProntoACorrere. Durante un’intervista a Roma con Paolo Giordano per “Il Giornale”, Owen ha espresso il desiderio di incontrare finalmente Marco, dato che la loro collaborazione musicale era avvenuta solo via Internet.
E già che ci siamo, qualche giorno fa anche il nostro Samuele Bersani durante un'intervista ha parlato di Marco. Prima ha fatto un discorso critico sui talent, ma successivamente ha aggiunto: ''Devo dire che sono contento che da un'esperienza come quella sia uscito fuori Mengoni. Lo trovo sicuramente molto bravo e penso che la canzone Guerriero sia una bellissima canzone''.
A voi, il link al sito TicketOne, con l’elenco delle date del #Mengonilive2015: QUI.
Alla prossima!