Fattore M: spazio dedicato a Marco Mengoni. Scatti “rubati” in sala di registrazione. Il mistero della nuova produzione artistica. Congetture sanremesi varie ed eventuali…

Isa Settembre 29, 2012

Fattore M: spazio dedicato a Marco Mengoni. Scatti “rubati” in sala di registrazione. Il mistero della nuova produzione artistica. Congetture sanremesi varie ed eventuali…

( rubrica a cura di Valentina P.)

Salve a tutti! Per la serie: “scatti apparentemente insignificanti che aprono scenari impensabili”, inauguro la rubrica odierna con una foto, postata da un membro dello staff sulla fanpage ufficiale del Mengoni qualche giorno fa.

Giudicate voi stessi:

Marco Mengoni

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Della serie…speriamo lui non se ne accorga J … work in progress

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Fin qui, tutto bene. Si vede il Mengoni che fa il suo mestiere, cioè canta. La sua presenza in uno studio di registrazione, fa ben sperare circa lo stadio di avanzamento dei lavori del nuovo album. Magari ci sono già dei pezzi pronti. Magari!

Per tutta l’estate, il Mengoni ha mostrato poche certezze sulla linea stilistica da intraprendere, lasciando molti dubbi circa la produzione artistica del suo prossimo album.

Adesso questa foto sembra aver dissolto molti dubbi. Ma cosa è successo?

Ebbene, il cosiddetto zoccolo duro dei fan del Mengoni ha riconosciuto nella sala che fa da sfondo alla foto (!!!), nientepopodimeno che lo studio di registrazione del celeberrimo Michele Canova. Storico produttore di Tiziano Ferro, nonché compositore e arrangiatore dei principali album di successo degli ultimi anni: giusto per fare qualche nome: Safari e Ora di Lorenzo Jovanotti, Dietro le apparenze di Giorgia.

Che Canova abbia accettato di collaborare alla realizzazione del prossimo disco del Mengoni, in veste di produttore artistico?

Forse sì, forse no.

Certo è che questa teoria è supportata dai frequenti “avvistamenti” del Mengoni in quel di Milano, nell’ultimo periodo – ed è proprio a Milano che Canova ha la sua base di lavoro.

Come sempre, staremo a vedere gli sviluppi.

Sul fronte sanremese, in riferimento alla direzione artistica di Fabio Fazio, sono felice di segnalare che, durante una conferenza stampa, il presentatore ligure ha sciolto le riserve sui cosiddetti ex-talent, dichiarando che:

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“Nessuna preclusione per i concorrenti dei talent show ma l’ovvia intenzione di ascoltare le canzoni che saranno proposte e decidere sulla base di queste. Per me non si pone un problema sui talent nè un atteggiamento ostile.”

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Tra l’altro, è di pochi giorni fa la notizia che la direzione musicale del Festival è stata affidata al maestro Mauro Pagani. Inoltre, è noto che il meccanismo di quest’anno prevede il ritorno alla giurìa di qualità, con abbandono della giurìa demoscopica, e una ridotta incidenza del televoto sul risultato finale della gara.

Tutte scelte che confermano l’intenzione di Fazio di puntare molto sulla qualità artistica della kermesse, e poco sul quel carrozzone mediatico che ha penalizzato la resa musicale nelle scorse edizioni (vedi il penoso teatrino di Sanremo 2010). Capito Mengoni? :p

Chiudo la rubrica con il consueto “Amarcord… Mengoni”.

Questa settimana, attingo per l’ennesima volta al Re Matto Tour (è l’ultima, promesso!) e propongo un’esibizione tratta dall’ultima data milanese della fortunatissima tournee di esordio di Marco.

Si tratta di “Lontanissimo da te”, romantica ballad presente nel primissimo EP del Mengoni, in cui emerge tutta la sua intensità espressiva:

A prescindere dal gusto personale sul pezzo, una cosa è innegabile: il Mengoni in veste “struggente” vince e con-vince. Di sicuro grazie alle sue capacità interpretative spiccate, che gli consentono di trasformare in oro anche pezzoni classici di stampo neo-melodico che – diciamocelo – cantati da altri farebbero un effetto mooolto diverso…

Alla prossima settimana!

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