Fattore M: spazio dedicato a Marco Mengoni. Marco nell’Olimpo della musica italiana

(rubrica a cura di Valentina P.)

Salve a tutti! Anche nell’attesa spasmodica di notizie oltreoceano, il Mengoni c’è. Lo abbiamo detto la scorsa settimana, celebrando il platino per il singolo “Solo due satelliti”, a oltre un anno dalla sua pubblicazione. 38-esimo disco di platino per Marco, in poco più di sette anni di carriera, qualcosa come 5 platini e mezzo all’anno.

E se è vero che nella vita – specie quella lavorativa – i numeri valgono più delle parole e persino dei fatti, siamo al cospetto di uno di quei successi enormi, che non è più possibile ignorare o minimizzare. L’aspetto che più mi conquista di questa “cronaca di un successo annunciato” è la sua gradualità; io sapevo che Marco sarebbe entrato nell’Olimpo della musica italiana (e non solo… aspettate e vedrete!) ma non tutti erano disposti a scommetterci all’inizio, anzi.

I detrattori della sua “diversità” (che significa originalità) all’inizio erano tanti e agguerriti e, d’altronde, il pregiudizio nei confronti dei ragazzi fuoriusciti dai talent è un dato oggettivo nel panorama discografico. E adesso? E adesso, a soli 7 anni di distanza, ci ritroviamo a celebrare periodicamente successi discografici, vendite alle stelle, tournee sold out nei templi della musica in Italia. E anche a leggere dati di questo tipo:

Nella top twenty dei video italiani con più visualizzazioni in assoluto, Marco piazza ben tre videoclip, rispettivamente #Guerriero (al 15-esimo posto), #TiHoVolutoBeneVeramente al 16-esimo posto e #L’Essenziale al 20-esimo. I primi due quasi a pari merito, con circa 63 milioni di view. Numeri da capogiro, numeri che fanno riflettere. Numeri puliti, non drogati da sovraesposizione mediatica o espedienti acchiappa-consensi.

Ancora una volta, ci tengo a ribadirlo – e forse potrò risultare stucchevole, pazienza! – credo che il percorso di Marco sia una stupenda prova tangibile del fatto che l’impegno profuso, unito al talento, conducano al successo, quello vero.

Ci vogliono tempo, fatica, e fiducia incrollabile nel futuro, ma i risultati arrivano. Io ci credo ogni giorno – anche grazie al suo esempio così incoraggiante! – e quando sono giù, metto “play” per ricordarmi quello che devo fare… dare il MEGLIO.

Alla prossima, Valentina