Federica Pellegrini spiega perché ha deciso di partecipare a Ballando con le Stelle e rivela: “Faccio fatica a convivere col mio seno perché…”

Tra poche settimane prenderà il via la nuova edizione di Ballando con le stelle, lo show del sabato sera di Rai Uno condotto da Milly Carlucci e tra i Vip che hanno accettato di mettersi in gioco e testare le proprie abilità nel ballo, c’è anche la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, da poco diventata mamma.



Intervistata dal Corriere della Sera, la nuotatrice ha parlato proprio dei cambiamenti dell'ultimo anno e dei motivi che l'hanno spinta ad accettare l’invito di Milly a Ballando:

Le sfide sono parte di me. Anche dopo il ritiro dal nuoto, non smetto di cercare nuove esperienze capaci di stimolarmi, anche oltre la mia zona di comfort. La partecipazione a Ballando è poi un'opportunità per divertirsi, imparare qualcosa di nuovo e mettermi alla prova in un contesto per me insolito. Non sarà una sfida con gli altri, ma con me stessa.



Un impegno che dovrà far coincidere con il nuovo ruolo di madre:

Tutta la famiglia verrà con me a Roma; in questo modo potrò vivere a pieno l'esperienza senza rinunciare all'importanza di trascorrere quanto più tempo possibile insieme a Matteo e Matilde.



E a proposito del marito, Matteo Giunta:

Abbiamo fatto un passo alla volta: prima portato avanti obiettivi personali e lavorativi, quindi ci siamo "messi al lavoro". E subito ci siamo detti che se un bambino non fosse venuto, non saremmo stati lì a strapparci i capelli perché comunque noi stavamo bene così. È importante trovare una persona con cui trovi un equilibrio, credo molto nella forza della coppia: il nostro cerchio era già chiuso, Matilde è un elemento in più che ha accresciuto il nostro rapporto, non l'obiettivo finale.

Federica ha poi svelato che genitori sono con la piccola Matilde:

Siamo super complici in tutto, nel lavoro come in famiglia. Abbiamo scelto un percorso di esclusività senza mettere tra noi e Matilde persone estranee. Ci siamo divisi i compiti. Abbiamo avuto anche difficoltà nell'organizzazione, in quei casi i nonni sono stati fondamentali.

La Pellegrini ha anche parlato del modo in cui ha affrontato la maternità e della difficoltà ad accettare il suo seno:

Per una donna indipendente e abituata a fare tremila cose in un giorno, è stata tosta. Poi io sono sempre stata molto magra e vedere il corpo che cominciava a cambiare non è stato facile, anche perché all'inizio desideravamo tenere per noi questa nuova condizione ma io mi vedevo diversa e temevo che tutti capissero il mio stato. Ma quando la pancia si è messa in mostra definitivamente e ormai la notizia era di dominio pubblico, ho capito che quel girovita non più sottile non era poi così male. So che può far sorridere, ma l'unica cosa che non ho mai tollerato e con la quale anche oggi faccio fatica a convivere è l'esplosione di un seno importante. Ho imparato ad accettarlo perché è funzionale alla causa, ma non lo sento mio.

La nuotatrice ha poi parlato dell'arrivo di Matilde:

Sulla carta ero pronta a dire: mi metto completamente a disposizione di questa bambina 24 ore al giorno e lascio da parte per qualche mese la mia vita. Ma quando poi sei lì nulla è così scontato. Forse anche perché ho scelto di fare un percorso di allattamento a richiesta che ti coinvolge completamente: i primi 40 giorni faticavo a uscire di casa, avevo mia figlia sempre attaccata. Allora ho capito quanto sono privilegiata ad avere accanto una rete che faceva squadra e mi supportava. Senza Matteo e i nonni, non ce l'avrei fatta.

Federica ha spiegato anche quale eredità vorrebbe lasciare a sua figlia:

È nata in modo molto complicato per noi donne. Sono convinta che ci sia in atto una grandissima rivoluzione femminile, ma allo stesso tempo vedo tante storture: i femminicidi, le donne che lavorano sono in netta minoranza rispetto agli uomini, hanno salari più bassi, faticano a fare carriera. Se da un lato ho una grande speranza per lei nel futuro, dall'altro dico sempre a Matteo che dobbiamo proteggerla, farle capire quali possono essere i segnali di pericolo, aiutarla a comprendere quando una relazione non è sana. Abbiamo avuto tutti relazioni sbagliate nella nostra vita però esiste sempre un limite che non va superato e credo che dobbiamo spiegare ai giovani d'oggi qual è questo limite. Vivono tutto in maniera molto ossessiva. Non so se sia frutto del loro essere quotidianamente dentro un mondo virtuale in cui mostrano a chiunque tutto quello che fanno: si sentono giudicati per un like in più o in meno, come se questo definisse quanto valgono. Controllano e hanno la sensazione di essere controllati: e questo crea ossessione.

Infine, la campionessa ha raccontato di avere avuto anche lei delle relazioni sbagliate:

Sbagliate magari sì, ma mai tossiche. Prima di trovare l'amore - quello con la A maiuscola - si fanno dei tentativi e non di tutti c'è un buon ricordo. Ho avuto tutte relazioni molto importanti, sono sempre stata una che quando si fidanzava ci credeva veramente, ho avuto storie di tanti anni. Poi cambi, cresci e una relazione che prima era giusta diventa sbagliata.