Gli appassionati di Amici Di Maria De Filippi hanno accolto con immenso entusiasmo la presenza di Federico Angelucci, vincitore del talent di Canale 5 nel lontano 2007, nel cast della nuova edizione di Tale e Quale Show, ma in tantissimi sono coloro che, invece, ignoravano le qualità artistiche del ragazzo, e sono rimasti decisamente colpiti dalle sue capacità imitative e vocali. Proprio nel programma condotto da Carlo Conti, infatti, Angelucci sta collezionando un successo dopo l’altro a ben 10 anni di distanza da quando aveva trionfato sul palco Mediaset e in una recentissima intervista rilasciata a Vanity Fair ha esternato tutta la propria emozione per questa nuova opportunità che si è voluto concedere:
C’ho un po’ di ansia. […] Mi è capitato di commuovermi leggendo gli ultimi articoli su di me, non mi è successo molto spesso in passato. Le dico solo che non ho ancora digitato “Federico Angelucci” su Google, sono ancora traumatizzato da quello che usciva un mese fa: Uno dei primi articoli in sovrimpressione era: “Federico Angelucci: il non-talento di Amici“. Con me sono sempre stati molto spietati, ma definirmi addirittura “non-talento” mi ha segnato profondamente in questi anni di silenzio. Stare lontano dal palco ha minato le mie certezze e, fino a due mesi fa, mi chiedevo se fossi ancora in grado di tenere il microfono in mano. Il primo giorno a Tale e Quale ero terrorizzato, temevo che mi venisse un infarto. […] Quello di Tale e Quale per me è un vero e proprio debutto. Avevo un’ansia terribile, temevo che il pubblico non avrebbe capito. Non me la ricordo un’ansia così, né ad Amici né all'esame di quinta superiore.
Federico si è voltato indietro, ha riguardato al suo passato e, proprio durante l’intervista, ha raccontato perché è sparito dal panorama musicale per ben 10 lunghissimi anni:
Il mio anno ad Amici è stato un ponte, era l’ultimo in cui tutti ci cimentavamo con il canto, il ballo e la recitazione. Io, poi, sono stato il primo a cantare un inedito nella storia del programma e neanche Maria De Filippi era preparata al successo che avrei avuto. L’anno dopo sono arrivate le categorie e, soprattutto, le case discografiche. Se avessi partecipato dopo probabilmente non sarei stato pronto lo stesso. Mi sarei fatto trascinare dal turbinio, dal frullatore della popolarità. Ero piccolo, non avrei saputo seminare bene per perdurare. Me ne accorsi e decisi di smettere. Basta con gli eventi, con le interviste, con le serate, con tutto. […] Ho tagliato con qualsiasi apparizione pubblica. Poi ho incontrato un produttore, Michele Centonze, e con lui ho iniziato un nuovo percorso. Quando vai in tv, il giorno prima sei uno sconosciuto e il giorno dopo diventi popolare. Quando sei giovane e vieni da un paese piccolo come Foligno, entri in un mixer che difficilmente riesci a gestire.
Il cantante, rispetto ad allora, ha poi rivelato:
Ero piccolo e stupido, volevo fare il cantante, volevo firmare gli autografi e fare le foto. Quando, però, è accaduto, la mia vita è cambiata. Avevo la gente che mi aspettava sotto il portone di casa e non mi è piaciuto. […] Mi pento ogni giorno di tante cose. Oggi mi pento di aver fatto Amici e domani mi pento di aver fatto questo lavoro.
Federico, poi, ha parlato anche di Marco Carta, il cantante sardo che si sta avventurando insieme a lui a Tale e Quale e che ha vinto Amici nel 2008:
Chissà, se avessi partecipato ad Amici nell’anno di Marco Carta, forse le cose sarebbe andate diversamente. Io ho vinto l’anno prima, lui l’anno dopo, ha avuto tutto quel successo e tutti pensavano che rosicassi. La mia non era un’invidia, ma un’amarezza. Ho duecentomila difetti, ma non ho mai invidiato nessuno, non ho mai sentito la competizione.
L’Angelucci reputa Amici un’importantissima opportunità, ma è dell’idea che per tantissimi artisti che sono stati adeguatamente seguiti, come Emma Marrone e Alessandra Amoroso, ce ne siano molti altri che non hanno ricevuto la stessa meticolosità. Ma ormai quella è acqua passata e nel suo presente c’è Tale e Quale:
È divertente, lo seguivo da casa con i miei genitori. È un programma buono, gentile, senza competizione. Tutti artisti che lavorano, una giuria che non smerda i concorrenti.
Che ne pensate delle sue parole?