Fedez nel nuovo singolo parla di un tentato suicidio e una parte della canzone originale (poi modificata) finisce in rete

“Per te avrei ucciso, ma tu mi hai fermato”, ha scritto il rapper nella canzone interamente dedicata all’ex moglie

Carola Settembre 21, 2024

Fedez nel nuovo singolo parla di un tentato suicidio e una parte della canzone originale (poi modificata) finisce in rete

Come preannunciato ieri da Fedez, all’una di questa notte è uscito il nuovo singolo del rapper, intitolato Allucinazione collettiva, che in molti si aspettavano fosse un nuovo capitolo del dissing che in questi giorni ha coinvolto Fedez, Tony Effe e in ultima battuta anche Chiara Ferragni.

Nell’anteprima del singolo rilasciata ieri pomeriggio, infatti, Fedez ha attaccato duramente sia il collega che l’ex moglie, lasciando così presagire che il nuovo brano rivelasse retroscena inediti sul rapporto tra i due ex coniugi. In realtà, nella serata di ieri Chiarain un lungo comunicato pubblicato nelle sue storie Instagram – aveva rivelato che non si sarebbe trattato di un dissing, bensì di una “finta canzone romantica, priva di sincerità”, e in effetti di canzone romantica si è trattato.

Nel brano Fedez si è lasciato andare ad alcune intime confessioni e, oltre a parlare della delusione per la fine del rapporto con la moglie, ha anche parlato di un tentato suicidio:

Ehi
Fatti viva
È stata solo un’allucinazione collettiva
Notte d’Agosto vomito inchiostro

Penso al tuo volto e non ti riconosco
Eppure fa male eppure ricordo
Di al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio
Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio
Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto (che c4zzo di spreco)
Valori e ideali, perle ai maiali
I nostri c4zzi messi in Piazza Affari
La nostra è una gara a chi corre ai ripari
Finché magistrato non ci separi
Ricordi Sanremo si è tinta di nero per una vicenda di cronaca Rosa
Tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del Prozac
Hai visto i tuoi amici? Sono yes man
Saranno felici senza di me
Sono parassiti, niente di che
Io odiavo loro ma amavo te

Ed io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia
(È nero l’abito da sposa)

La vita ferisce

Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce

Scappo dai problemi agli occhi degli altri sembra che penso solo a divertirmi
Sento un corpo che sanguina forse è a un passo dagli inferi
Fisso questo foglio vorrei ma non voglio
Ficcarmi nel c*lo quel cazzo di orgoglio
Dimmi che è un incubo
Mascherato da sogno
Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho
Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più
Vorrei cancellare tutta questa m3rda
Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla
E anche io di c4zzate ne ho fatte un po’ troppe
Abbiamo vinto un concorso di colpe
Sbagli se pensi che non ho mai amato
Per te avrei ucciso ma tu mi hai fermato
I buchi allo stomaco che mi son fatto
Per tutto lo schifo che ho accumulato
La gente festeggia sulla tua carcassa mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto
Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto

La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce

La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce

Ed io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta
Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia
(È nero l’abito da sposa)

La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce

La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce

In realtà però, questa versione della canzone non sarebbe quella originale. Stando a quanto riportato da Selvaggia Lucarelli, infatti, nella prima versione del pezzo ci sarebbero stati anche dei riferimenti ai figli Leone e Vittoria, poi eliminati:

E non si capisce
La vita ferisce
E il tempo lenisce
Ma il cuore sparisce
Ma non si capisce
Papà ha casa nuova, ma per farvi dormire da me mi ha chiesto dei soldi
Perché il patriarcato è il male del mondo, sì, quello dei sogni
Fisso questo foglio, vorrei ma non voglio ficcarmi nel c**o quel cavolo di orgoglio
Dimmi che questo è un incubo che hanno mascherato da sogno
Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più
Sbagli se pensi che non ho mai amato, per te avrei ucc*so ma tu mi hai fermato

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