Flora Canto svela come ha speso i soldi guadagnati ai tempi di Uomini e Donne

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La conduttrice Flora Canto, reduce dall'esperienza al fianco di Carlo Conti ne I Migliori Anni, si è raccontata a TvBlog in una lunga intervista.



L'attrice romana ha ripercorso la sua carriera televisiva, partendo dagli esordi al Grande Fratello, dove è apparsa nel corso della sesta edizione. Quando il fidanzato dell'epoca, l'ormai noto conduttore Filippo Bisciglia, la tradii in diretta con la coinquilina Simona Salvemini. Quella nel reality show più famoso d'Italia fu "solamente un'apparizione", come ha ricordato Flora, ma la portò al debutto ufficiale in tv. Era il 2006 e l'emergente showgirl affiancò Gianfranco De Laurentiis in una striscia quotidiana sui mondiali di calcio in onda su Odeon Tv.

Fu la "prima scuola" per Flora, che poco dopo approdò sul trono di Uomini e Donne, il fortunato dating show di Maria De Filippi. Nonostante lo 'stigma' di tronista, però, riuscii a farsi largo nel mondo dello spettacolo, arrivando a condurre, nel 2009, Fast and Furious su La7. Un'occasione, questa, resa possibile grazie al suo impegno, tant'è che la stessa Flora ha rivelato di aver speso il denaro ottenuto a Uomini e Donne per pagare diversi corsi di formazione:



Se fai la tronista a Uomini e Donne, ci metti un po’ di più a dimostrare che puoi fare anche altro. Ci sono ragazze che, infatti, hanno fatto solo quello. Altre che si sono distinte perché hanno studiato e così, oltre a fare la tronista, una poi può fare l’attrice, la conduttrice…Certo, se non coltivi le tue potenzialità, non è detto che accada qualcosa. Nel mio caso, con i soldi che avevo guadagnato grazie a Uomini e Donne, mi sono pagata un anno di corso di doppiaggio, due anni di uno stage di recitazione e anche alcune lezioni di canto. Ho utilizzato il frutto della popolarità regalatami da Uomini e Donne per pagare i miei studi. Con quell’esperienza alla fine non è che dimostri di saper fare qualcosa. Puoi dimostrare però di aver personalità.

La conduttrice di Fatto da mamma e da papà, programma in onda su Rai 2, ha poi spiegato cosa ha rappresentato per lei essere etichettata semplicemente come 'la compagna', e poi 'la moglie', di Enrico Brignano.



Ogni volta dovevo ricordare che le mie esperienze partivano da prima dell’incontro con Enrico. La produzione di Enrico mi chiamò a fare un provino per il suo spettacolo perché avevo già esperienze nella comicità e nel teatro. Non c’è niente di male comunque a lavorare appena si diventa compagna di qualcuno. Ci sono delle mogli che iniziano a fare televisione direttamente con il proprio marito, perché prima non hanno fatto niente. Però, non essendo il mio caso, ci tenevo solo a dirlo.

Oggi non la vivo come un’etichetta, è qualcosa che mi appartiene: io, di fatto, sono la moglie di Enrico. Sono però anche la moglie di Enrico, il problema è quando sei solo quella. Sono un’attrice e una conduttrice. A differenza di alcune mie colleghe ho dovuto per forza dimostrare di più. Alcune mie colleghe, infatti, non ballano, non cantano, non recitano. Nel mio caso, per essere serena, ho cercato di imparare a far tutto perché non si avesse mai la percezione di "quella sta lì perché è la moglie di Enrico", ma si potesse dire "quella sta lì perché lo sa fare".

L'attrice ha confessato che è stata proprio la conduzione Fatto da mamma e da papà, programma da lei ideato, a farle percepire che il pregiudizio nei suoi confronti è stato ormai accantonato. Anche lavorare con Carlo Conti le ha permesso di dimostrare che può fare televisione senza essere necessariamente la spalla del marito. Eppure, in merito alla partecipazione a I Migliori Anni, Flora ha ammesso di aver voluto esprimersi di più, portando sul palco "il vero varietà". Ciò nonostante ha precisato:

Probabilmente in questo caso era giusto il ruolo e la collocazione perché il format di per sé non prevede neanche una prima donna. Il fatto che, a piccole dosi, avevo la possibilità di fare uscire la mia ironia alla fine è stato un giusto equilibrio, perché altrimenti, con lo strafare, la mia presenza rischiava di diventare fuori luogo. Ciò non toglie che se Carlo domani dovesse fare un varietà, un Sanremo o qualsiasi altra cosa, sono certa che le occasioni non mancheranno.

Infine, la conduttrice ha rivelato qual è il suo sogno professionale:

Sicuramente è Sanremo, perché è la prima serata per eccellenza e, se lo dovessi fare, lo farei come Michelle Hunziker. Adesso la donna che va a Sanremo fa il monologo, che sembra quasi un dazio da pagare. Io, invece, intendo Sanremo come lo fece Michelle: una donna che si racconta, che si diverte, che diverte la gente, che balla, che non si prende sul serio. Fatto così, sarebbe un bel punto di arrivo.