Francesca De Andrè a Verissimo racconta le violenze subite dall’ex compagno e rivela: “Dopo la sentenza mi ha inseguita e mi ha detto che…”
L’ex compagno della De Andrè stato recentemente condannato a 3 anni e 3 mesi di carcere
Renata Aprile 13, 2024
Francesca De André, dopo la condanna a tre anni dell’ex compagno Giorgio Tambellini per lesioni e maltrattamenti nei suoi confronti, è stata ospite di Verissimo.
Nel salotto di Silvia Toffanin, la nipote di Fabrizio De Andrè ha raccontato cosa è successo in tribunale, quando ha rivisto Giorgio per la prima volta dopo la denucia:
Ho avuto il tempo per rimettermi in piedi e leccarmi le ferite, quindi oggi ti posso dire che sto bene. In tribunale l’ho visto, rivederlo non crea cose prevalentemente positivo. In tutto questo periodo che ho vissuto in cui ho aperto gli occhi ho avuto modo di schierarmi dalla parte delle donne che subiscono e sono purtroppo tantissime. Infatti porto avanti questa lotta contro la violenza sulle donne oramai in modo molto intenso. So che fa male, l’ho vissuto io in prima persona…Dopo che apri gli occhi e tiri fuori la forza di reagire, esternare e denunciare, poi arrivi ad un certo punto dove ti rendi conto che provi veramente tristezza, pena e schifo. Però in modo molto distaccato.
E ancora, Francesca ha aggiunto:
Mi sono chiesta come ho fatto a non rendermi conto in che situazione ero, cosa stavo vivendo, come ho fatto a non aprire gli occhi prima. Il giorno dell’udienza ha inveito contro di me. Diciamo che io tendo a non aver fiducia nei principi, nella morale e nel pentimento di queste persone perché non cambiano. Nel senso che scatta di sicuro qualcosa di positivo dentro di loro però bisogna aggrapparsi e avere fiducia invece nella giustizia. Lui sì, fuori dal tribunale nonostante la sentenza e tutto, ha avuto la brillante idea di inseguirmi in bicicletta per inveirmi contro dicendo che tanto non aveva intenzione e non ha intenzione di ripagare nessun danno.
Diciamo che il suo problema più grande non era neanche la condanna a livello legale se non l’idea di tirare fuori qualcosa a livello economico. I danni che sono stati richiesti dai miei legali si valuteranno in sede civile, però nel frattempo quello che gli è stato obbligato di fare è pagare la somma di 15mila euro più le spese legali.
Francesca ha poi raccontato com’è si è evoluto il comportamento dell’ex nei suoi confronti e quando sono iniziate le violenze:
Era molto estroverso, dinamico, carismatico, allegro. Sicuramente dall’inizio si poteva notare immediatamente che era sopra le righe però per certi versi lo sono anche io. Quindi c’era molta complicità, molta voglia di vivere, molta dinamicità nel rapporto. Eravamo innamorati. Faceva uso di sostanze, questo problema è emerso dall’inizio. Però le reazioni che aveva non erano così negative e pesanti da non pensare che potesse essere un problema risolvibile. Diciamo che ho creduto e ho avuto fiducia nei confronti di questa persona perché mi dava modo di poter credere a lui. Nel senso che inizialmente abbiamo fatto all’incirca otto mesi di convivenza assidua, dove lui si è distaccato dalla realtà che viveva seguendo quelli che erano i miei consigli di vita. L’ho distaccato da uno stile di vita che non andava bene portandolo invece nel mio, fatto di sport, passioni e vivere una vita sana.
Francesca ha continuato dicendo:
E’ diventato violento quando la mia figura di fianco a lui è venuta a mancare quindi con il mio ingresso nella Casa del Grande Fratello. E’ rimasto solo due mesi e mezzo. La prima avvisaglia è stata – questa cosa non l’ho mai detta – appena prima di entrare nella Casa. La mia preoccupazione è cominciata lì perché nell’ultimo contatto telefonico che ho avuto con lui mi sono accorta immediatamente che non era lucido. Quindi per me già l’ingresso è stata una coltellata perché ero preoccupata però mai avrei pensato che saremmo finiti ad avere problemi di violenza da parte sua nei miei confronti.
Io pensavo al suo problema, ero ancora nella parte della crocerossina. Il suo essere aggressivo è stato visto pubblicamente già dentro la Casa del Grande Fratello perché è entrato in condizioni dove si poteva notare benissimo che non era lucido. Ha avuto un atteggiamento aggressivo al punto che è stato allontanato dalla Casa mentre era dentro perché è stato aggressivo proprio fisicamente nei miei confronti.
“Uscendo le violenze sono peggiorate“, ha proseguito Francesca, che ha aggiunto:
Piano piano mi sono resa conto che a lui dava fastidio anche il fatto che io potessi sorridere a qualcuno. Se io salutavo qualcuno sorridendo ed essendo cordiale, la viveva malissimo. Scattava di punto in bianco una rabbia, un rancore nei miei confronti che gli si leggeva negli occhi. Io adesso te lo dico in modo lucido, al momento invece non me ne rendevo conto così lucidamente. Ti faccio un esempio: io partecipavo anche a talk show dove si parlava della violenza contro le donne senza rendermi conto che la prima che la stava vivendo ero io. Io volevo giustificare la mia situazione dicendo “la mia è diversa, può cambiare, è stato un aneddoto”. Perché il tutto non inizia in modo diretto…”E’ scivolata la mano e ti ho tirato quello” o “non l’ho fatto apposta, ti ho spaccato un bicchiere”, giustificazioni.
Partendo come formiche laboriose da qualcosa che tu dici “magari non l’ha fatto apposta, magari gli è partita la mano ma figurati se volontariamente avrebbe voluto aprirmi un sopracciglio”. Io non sono una persona debole però in realtà comprendo che quando sei dentro quei meccanismi non te ne rendi conto. Lui mi lanciava la candeggina, incendiava le cose e me le tirava, si metteva dei guanti da lavoro per picchiarmi per farmi più del male di quanto potesse farmi a mani nude. Ho dovuto fare un sacco di trattamenti, ho dovuto ricostruirmi anche un dente. Anche a ripeterle mi sento allucinata dal fatto che non me ne rendessi conto. Il giorno dopo tornava con gli occhi della persona che pensavo mi amasse. C’era un pentimento esagerato, pianti, scuse…Pentimento a cui volevo credere.
Poi, Francesca ha spiegato cosa è avvenuta l’ultima delle violenze, a seguito della quale è scattata la denuncia nei confronti di Giorgio:
Quella sera eravamo a casa di passaggio perché avevamo lasciato quella in cui vivevamo a Milano e dovevamo prenderne un’altra. Abbiamo messo tutto in dei magazzini e vivevamo in una tenuta in Toscana. Quel giorno io non stavo tanto bene quindi ero sul divano. Lui stava cenando con un’altra persona amica nostra. Vedendo che Giorgio aveva già iniziato ad esagerare con l’alcol ho preferito mettermi da parte. Ero zitta, stavo guardando la televisione sul divano e questo era l’errore, stavo zitta. Ha passeggiato per tutta la sala, dietro al divano…
Sono stata afferrata dai capelli e trascinata dietro il divano. Bloccata per terra e da lì sono cominciati calci di ogni genere e pugni in modo continuo. Appena prima di svenire mi sono detta “questa è l’ultima, stavolta non ce la faccio”. Anche perché l’intento era sia verbale che fisico nel senso che lui me lo diceva proprio “io t’ammazzo”. E anche fisicamente puntava a punti vitali come le tempie…Ne è venuto comunque fuori un trauma cranico importante.
Francesca ha proseguito dicendo:
Se non avessi avuto la prontezza di coprire determinate zone io non sarei qui a parlare con te. Non è stata nemmeno l’ultima volta in cui ho rischiato. Quando sono svenuta lui si è preoccupato di prendere il mio cellulare, chiamare i Carabinieri per dire che io mi stavo picchiando da sola. Lui ha pensato a mettere le mani avanti e non a cosa mi stavo succedendo, se ero ancora viva o meno. Per questo dico che queste persone sono codarde, sono vigliacche e calcolatori. Pensano a cosa inventarsi per risultare dalla parte della ragione, non hanno un minino di senso di responsabilità. Non si può avere fiducia in un loro cambiamento, non pensate mai che sia possibile cambiarle queste persone perché possono solo che peggiorare. Gli si legge negli occhi.
E ancora, Francesca ha dichiarato:
Ho ripreso coscienza e ho usato tutte le mie forze per urlare sperando che qualcuno potesse sentirmi, veramente non pensavo di farcela quel giorno. Grazie a Dio una vicina mi ha sentito e si è avvicinata. Lui aveva lasciato la porta aperta, quando ha visto che avevo preso coscienza ha continuato. Lei si è avvicinata alla porta di casa, lui si è accorto della sua presenza ed è scappato con il mio cellulare. Lei mi ha portato a casa sua, io ero in stato di shock, e poco dopo sono arrivati i Carabinieri richiamati dalla vicina. Sono finita in ospedale con il codice rosso ed è partita la denuncia. Ho consegnato tutto il materiale che avevo. L’unico modo che avevo per mettergli paura quando lui impazziva era registrarlo. Non l’ho denunciato prima perché ero convinta che potesse cambiare e me ne vergogno.
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