Francesca Fioretti ospite a Verissimo: “Bastava un esame in più per salvare il mio Davide Astori”
La compagna del calciatore tragicamente scomparso nel 2018 si racconta da Silvia Toffanin e parla del suo libro uscito il 7 maggio
Franci Maggio 14, 2021
Francesca Fioretti a Verissimo si è raccontata a cuore aperto. Nella puntata in onda domani pomeriggio su Canale 5, l’ex gieffina ricorderà il suo grande amore, il calciatore Davide Astori, venuto a mancare il 4 marzo 2018 a causa di un problema cardiaco.
Alle telecamere di Silvia Toffanin, la ragazza ha ammesso:
La vita di prima non c’è più, ma nella nuova vita ci sono delle costanti e la mia è mia figlia Vittoria, che mi ha tenuta sempre salda alla realtà. Anche nelle cose più brutte c’è sempre una luce alla fine e io penso di essere diventata una donna migliore.
Un rapporto simbiotico, il loro, che si è consolidato ancor di più dopo quel drammatico evento, avvenuto quando la piccola aveva soli due anni:
All’inizio istintivamente le ho semplicemente raccontato la verità perché volevo costruire un rapporto di piena fiducia con lei. Non l’ho mai illusa, ovviamente. Il racconto è diventato più complesso nel corso degli anni anche perché a cinque anni la curiosità e le emozioni di una bambina sono diverse rispetto a quando ne aveva due. Oggi Vittoria è una bambina felice e viviamo questa mancanza come una cosa normale nella nostra vita.
Oltre al lutto, non sono mancati i problemi burocratici che hanno fatto seguito alla scomparsa di Astori, come ha raccontato la stessa Francesca:
Io e Davide ci amavamo e abbiamo scelto consapevolmente di avere Vittoria. Eravamo una famiglia a tutti gli effetti anche se l’amore non era sigillato da un contratto matrimoniale. Questo ha innescato dei meccanismi che solo oggi comprendo, perché non tutti i minori hanno una situazione serena. Quindi è giusto che esistano questi tutori, però, per una mamma responsabile e che dedica la propria vita alla propria figlia è difficile accettarlo. […] Ho provato tanta rabbia perché erano gli altri che decidevano per mia figlia. Tutti pensavano di avere più diritti di me riguardo Vittoria.
Quella del capitano della Fiorentina, stando alle parole della donna, è una tragedia che forse poteva essere evitata con un esame cardiaco in più. Nella sentenza di primo grado, infatti, è stata riconosciuta una responsabilità medica, come ha spiegato la Fioretti:
Bastava un esame in più, è stata riconosciuta una responsabilità medica perché dai risultati dell’elettrocardiogramma Davide doveva essere sottoposto a un banale holter, che non è mai stato fatto. Vorrei impegnarmi per far sì che l’holter diventi obbligatorio a prescindere dai risultati dell’elettrocardiogramma.
Io sono più amore è il titolo del libro scritto recentemente da Francesca, che si è mostrata pronta ad accogliere tutto l’amore di cui ha bisogno per essere nuovamente felice:
La vita va vissuta a prescindere da tutto. Vivo per mia figlia ma anche per me, perché alla mia età non è giusto che io sopravviva. La morte è una cosa naturale e se trasformi il vuoto in un posto sicuro dove vivere, allora ti salvi. Il dolore è ancora immenso, ma il suo colore è cambiato nel tempo.
E del suo libro l’ex gieffina ha parlato anche negli scorsi giorni sui social. “Sarà un modo per vivere ancora una volta il distacco – ha scritto – per provare a liberarmi, a librarmi, per andare di nuovo a capo, e stare immobile, a contatto con la rinascita e il dolore. Sarà un modo per rendere giustizia a questa vita a cui chiedo tutto ancora con caparbietà, per trovare un posto al mio immenso amore. Scrivo questo libro per tre persone e due sole ragioni: per Vittoria, per Davide, per me. Per non dimenticare mai nulla. Per vivere ancora. Questa è la mia storia, questa è la stanza dove vi chiedo di sedervi e, nel silenzio, aiutarmi a raccontarla.”
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