Francesco Arca: “Ero andato a Uomini e Donne per soldi. Poi ho studiato, sono diventato attore e tra due settimane divento papà!”
Edicola Agosto 15, 2015
“Vorrei avere un figlio, anzi due. E’ un sogno che coltivo da quando avevo 15 anni e sono rimasto orfano di mio padre: voglio riprodurre il modello di una famiglia di sani princìpi e affetti, come quella in cui sono cresciuto” dichiarava Francesco Arca meno di un anno fa. E, a quanto pare, è stato profetico, dato che tra pochissimo la compagna Irene Capuano lo renderà papà: “Nostra figlia nascerà a fine agosto. La chiameremo Maria Sole ed è il frutto di un’unione che non si spegne mai. Mi sono fidanzato per la prima volta con Irene alla vigilia della mia partecipazione a Uomini e Donne, ma ci eravamo lasciati dopo un anno. Ci siamo rimessi insieme nel 2010, ma è durata fino al 2011. Poi, dopo tre anni di lontananza, nel settembre 2013, è scoppiato di nuovo, per la terza volta, l’amore tra noi. Come dire che la fiamma ora arde ancora di più”. Un periodo d’oro per il bel senese, che il 5 novembre sarà sugli schermi di tutto il mondo con una parte nel nuovo film di 007, Spectre: “Ho fatto tre provini in inglese e ho scoperto persone super-professionali. Daniel Craig è il miglior James Bond di tutti i tempi e Monica Bellucci è pazzesca. Non l’avevo mai incontrata dal vivo ed è bellissima. La sua fama di icona è davvero meritata. Sul mio personaggio, però, non posso dire nulla. Mi hanno imposto silenzio assoluto. Quando ho deciso che il mio ciclo a Uomini e Donne si era concluso, ho deciso di scrollarmi di dosso l’etichetta di tronista e diventare attore. Ho studiato recitazione per tre anni e ho fatto la mia bella gavetta, accontentandomi di ruoli secondari o con poche pose. Ho cominciato con Don Matteo 7 e Ho sposato uno sbirro 2 con Flavio Insinna, uno dei miei miti, poi con Che Dio ci aiuti e Le tre rose di Eva. Ma alla fine è arrivato il mio primo ruolo da protagonista in Rex, una fiction in onda in 104 paesi. Non ho mai rinnegato il mio passato da tronista: sono sempre stato me stesso e ho vissuto i miei vent’anni con molta naturalezza. Ho preso al volo l’occasione del trono per ragioni soltanto economiche: venivo da una famiglia normalissima e un po’ di quattrini mi facevano comodo. Non sono mai stato un’esibizionista, né mai lo sarò, ma quando la mia avventura televisiva si è conclusa nel 2007, mi sono messo a studiare con grande umiltà. Mi ero anche dato una scadenza: se in tre anni non fossi riuscito a fare qualcosa, avrei mollato tutto, però le piccole parti mi hanno dato la forza di continuare. Se non ce l’avessi fatta? Penso proprio che sarei diventato paracadutista, se non altro per emulare mio padre Silvano. Papà aveva prestato servizio nei paracadutisti e da ragazzo volevo frequentare la Scuola militare di paracadutismo di Pisa. Poi, però, ho dovuto aggiustare il tiro e ora eccomi qui a recitare con Rex e James Bond. Mi sono lanciato col paracadute…ma non lo dica troppo in giro!“. Quando gli si chiede se c’è un attore in particolare che gli ha fatto nascere la voglia di dedicarsi alla recitazione, Francesco risponde: “Michele Placido, che mi ha anche tenuto a battesimo a teatro. Ricordo i momenti di autentico panico quando mi ha chiamato per L’Orlando furioso davanti alle 4000 persone che affollavano l’anfiteatro a Trinitapoli, in Puglia. E’ stata un’esperienza terrorizzante, ma anche molto costruttiva perché quando conosci grandi artisti come lui, devi solo stare zitto e imparare. Anche lavorare con un regista come Ferzan Ozpetek è stato un grande onore. Sono legato al film Allacciate le cinture perché racconta una storia d’amore bellissima, travagliata, intensa, ma profonda, proprio come la mia. E poi, recitare accanto a Kasia Smutniak è sempre un piacere“.
Fonte: Visto
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