Francesco Arca, oggi noto attore ed ex tronista di Uomini e Donne, si è raccontato nel podcast di Diletta Leotta, Mamma Dilettante. L'attore ha scritto un libro sulla sua vita, che purtroppo non è stata facile, soprattutto per la prematura scomparsa del padre. La conduttrice lo ha definito coraggioso a scrivere un libro così intimo e Francesco ha concordato:
Coraggioso è il termine giusto. Quando scrivi un libro che parla di te, del tuo passato, della tua famiglia, di quello che hai perso, di quello che sei diventato nel corso degli anni, metti un po' un pezzo di te alla mercè di tutti, però l'ho fatto volentieri, perché grazie a questo libro sono riuscito a ritrovare un po' di serenità interiore che avevo perso e smarrito negli anni che furono.
Ha poi proseguito Arca, spiegando anche il significato del titolo del suo libro:
È condividendo le responsabilità che trovi nella vita che puoi superarle, se le tieni tutte dentro puoi trovare delle risposte, ma se non c'è un confronto con altri, sei tu che parli a te stesso, in questo modo si esorcizzano tutte le paure, si cicatrizzano tutte le cicatrici rimaste aperte, e penso di esserne uscito. Basta che torni era la frase che dicevo sempre a mio papà, lui era militare dei paracadutisti, partiva per delle missioni all'estero, io lo accompagnavo sempre in aereoporto, mi faceva le raccomandazioni e mi diceva sempre "stai attento alle nostre donne" ed io gli dicevo "stai tranquillo non ti preoccupare, basta che torni". Alla fine funzionava perché lo vedevo tornare da ogni missione, quindi funzionavano queste parole.
L'attore ha svelato di non aver più pronunciato quelle parole dopo la scomparsa del padre:
Dopo la morte di mio padre non le ho più pronunciate. Le ho risfruttate per il libro perché penso di aver chiuso un cerchio importante della mia vita.
Francesco ha parlato dell'amato papà:
L'educazione di mio padre, era un uomo di caserma, quindi su delle cose molto rigido, severo, ma era un uomo estremamente affettuoso. Il contatto umano, fisico per noi era fondamentale in famiglia. Quando tornò da una missione era molto diverso, aveva subìto un forte stress traumatico e trovai un padre che si rinchiudeva più nel silenzio, questo periodo durò 4/5mesi. Sai ai tempi non si potevano utilizzare gli psicologi nelle caserme, cosa che si fa adesso. Quando oggi un militare rientra da una missione ha la possibilità di confrontarsi con uno psicologo. Quei silenzi erano solo apparenti, io vedevo tanta sofferenza, ma non avevo l'età egli strumenti per aiutarlo. Nel libro parlo anche della differenza tra il rapporto fra me e i miei figli e quello di mio padre con noi, io cerco di investire, quando non lavoro, tutto il mio tempo con loro, ma è un tempo attivo, di dialogo, per giocare a calcio, vedersi un film, ma che sia comunque tempi costruttivo. A me è mancato il tempo con mio padre. Quando c'era era super presente, se sono l'uomo che sono diventato lo devo anche a lui, soprattutto a mia mamma che mi ha accompagnato poi per tutti gli anni a venire.
Arca ha raccontato un aneddoto di suo papà, e di quando giocava a calcio:
Quando giocavo a calcio ero contento che i miei non venissero. Trovavo imbarazzante vedere i genitori che litigavano per una partita di calcio, con il figlio in campo era una cosa orrenda. Mi sentivo più libero e con meno pressione. L'unica volta che mi venne a vedere ho fatto tripletta, mi sono rotto il naso, mio padre mi portò in ospedale dicendomi ridendo "rimani scarso ma sei stato fortunato"
L'attore ha poi rivelato il rapporto che ha con i suoi figli, avuti dalla compagna Irene Capuano:
Io dopo i miei figli, ho iniziato a fregarmene dell'opinione altrui. Io mi sono elevato grazie a loro, sono diventato una persona più sicura, mi accetto, non mi giudico io in primis. Cerco di trasmettere ai miei figli come trattare le donne, a volte si rivolgono alla madre in un certo modo ed io mi arrabbio, l'input giusto oltre che parlare e confrontarsi è anche dare il buon esempio. In casa cucino sempre io, Irene pulisce fa altre cose, io sono un disordinato cronico ed amo il disordine. Irene fa un po' da mamma anche a me, ha una pazienza enorme. Io non sono una persona gelosa, nè degli oggetti materiali nè delle persone. Mi prendo cura degli altri, sto molto attento a non fargli del male, non ho mai fatto del male a qualcuno volontariamente.
Ha poi rivelato che quando è fuori per lavoro, porta con sè degli oggetti che gli ricordano i figli:
I primi 15 giorni lontano dai figli sono difficilissimi. Erano sei mesi che li vivevo giornalmente, ma poi mi arriva la chiamata, dovevo partire per lavoro in Spagna per girare una serie, il 1 gennaio parto e io mi porto dietro un po' tutto, la borsa dei ricordini. Mi porto dietro le mutande di mio figlio, canottiere di mia figlia... per sentire l'odore. Faccio fare disegni, li appendo nella camera e mi serve. È un modo per sentirli vicini, con le videochiamate è più semplice.
La Leotta, che si sta per sposare con il suo compagno, ha chiesto ad Arca se lui sia contrario al matrimonio, ma la risposta dell'attore la ha sorpresa, in quanro ha svelato:
Non potrei mai farti cambiare idea sul matrimonio. Anzi. Io forse mi sposerò in un futuro. Non adesso, non adesso, ma sicuramente la proposta sarà un qualcosa di intimo e particolare. Ci sarà, in futuro arriverà.
Ecco il video con l'intervista completa:
https://youtu.be/jaZuveV-wm8?si=irEnq3GQ-7a8FTmj